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IL PIANO
a cura di Paola Pianelli
   
 
IL PIANO
Spesso, guardando quello che è accaduto e accade nel mondo, mi sono chiesta che significato abbia. Da un lato forze scatenate simili a quelle che sempre hanno agitato gli uomini; dall’altro, presa di coscienza, gradualmente più approfondita, di valori che sono diventati ormai naturali e indispensabili. Questi valori sono cambiati di periodo in periodo e secondo l’ambiente in cui nascevano; ma adesso si sono scoperti in gran parte identici in ogni popolo, e coinvolgenti gruppi sempre più grandi. Ho sentito parlare spesso del Proposito di Dio: non possiamo certo conoscerlo. Però possiamo rilevare gli elementi che si fanno avanti e si sviluppano attraverso i tempi. Chiamiamolo ‘Piano di Dio’, che è quella parte del Proposito che possiamo cogliere guardando ciò che succede in ogni parte del mondo, riportandolo poi alle nostre stesse problematiche, chiedendoci il perché e cercando di capire dove ci porta. Questo svolgimento da qualcuno è visto come una forza evolutiva inevitabile e senza un ordine preciso, come “destino”; da altri come esclusiva volontà di Dio; da altri ancora come un movimento che porta l’umanità tutta verso un fine ultimo prestabilito, ma di cui ha la sua parte di responsabilità. Cristo ha contribuito a chiarire la via da percorrere in questo senso.
Certo, se penso a quanto ci hanno insegnato dall’uomo primitivo e passo attraverso i secoli considerando “elementi” come Platone, Shakespeare, Leonardo da Vinci, Beethoven, Abramo Lincoln, Cristoforo Colombo….o anche più vicini a noi come Franklin, Delano, Roosvelt e Churchill che enunciarono gli 8 principi che, ci si augura, costituiranno la futura politica delle nazioni del mondo, e le 4 libertà umane essenziali…..beh, se guardo a quanto si è svolto in questo mondo umano mi trovo a pensare che deve – per forza – esserci una linea di percorso mirata. .
Lo spirito di separatività che era necessario all’uomo di tanto tempo fa per conoscere se stesso ed affermarsi, sta lasciando il posto alla comunicatività, alla sensibilità di comprendere i pensieri degli altri, a partecipare. L’istinto viene sempre più sostituito dalla mente che, addirittura, arriva sempre più spesso all’intuizione.
La Chiesa gli ha insegnato tanto, ma ora l’uomo ha bisogno anche qui di vedere le cose in modo più vivo, meno irrigidito da dogmi e teologie. Ed ancora una volta penso che Cristo ci abbia dato vita, non istruzioni.
Lo sviluppo della mente nell’uomo moderno: indizio quindi di un Piano ben preciso che ha portato l’umanità dai tempi lontani ad oggi; che ha determinato però la scissione tra Dio immanente e trascendente. L’immanenza, nell’ethos antico, rendeva l’uomo responsabile di ciò che accadeva in lui, tramite lui, fuori di lui. C’era continuità tra un disegno che lui non conosceva, ma di cui “sentiva” lo svolgimento, e quello che accadeva e viveva. Poi,come ho scritto sopra, c’è stato il prevalere graduale dell’intelletto, quindi della mente, ricchezza che rende l’uomo affine al Padre.
Ogni cambiamento reca fratture, scontri, adattamenti, anche se porta con sé la sostanza del passato. Come ho già notato, nella stessa religione c’è stata una graduale “rigidità”, nuova rispetto a quei tempi passati, basata sull’esperimento della teologia alla quale non bastava più la “vita” presentata dal Cristo. Ma anche questa era conseguenza del progresso dell’indagine mentale. La scissione fra trascendente ed immanente è stata sempre più netta. Dio è stato “relegato” nell’ ”alto dei Cieli”. Invece che partecipe, consigliere, educatore attraverso il movimento e l’essenza di tutto ciò che è creato. Lo si è visto giudice: punitore o elargitore di premi. E questi premi implicano l’eternità.
Quindi una fine, con la morte; dopo di che Inferno, Purgatorio, Paradiso. L’unica libertà dell’uomo è scegliere se voler comportarsi per il Paradiso o per l’Inferno (il Purgatorio, mi hanno detto, è di passaggio!)
La sua creatività che si manifesta in molteplici forme viene vista come “dono di Dio”. Ed in effetti lo è. Solo che questo “dono di Dio” è concesso a tutti gli uomini, che ne sono consapevoli in maniera diversa. Quindi se non lo metti in atto in un’esistenza, mi sembra logico supporre che ti venga offerta qualche altra possibilità quando sei più pronto. Perché il Dio Che tutto ha creato è anche immanente nell’evoluzione di ogni cosa creata. Perfino del più piccolo atomo. Ed è quindi dentro di noi, come l’ethos antico aveva intuito, ed esplica attraverso noi il Suo potere. La mente, che ha portato all’irrigidimento della posizione fra immanente e trascendente, però stranamente è anche quella che sta riavvicinando questi due modi di sentire. E, ancor più stranamente, proprio attraverso quella che è stata l’”avversaria” della fede per tanto tempo: la scienza. Su una voluta più alta della spirale, quello che era il senso immanentistico che determinava l’unione tra fisico e superfisico, viene fatto rivivere con le scoperte della scienza che si avvicina sempre più all’idea di un Inizio che determina tutto ciò che è. Riscontrabile appunto nel “tutto ciò che è”.
La scienza infatti ha compreso il limite della sperimentazione riguardo alla conoscenza nella manifestazione, e ha cominciato a sperimentare sul “possibile”.(Vedi la teoria dell’indeterminazione di Heisenberg).
La religione d’altra parte, in modo progressivamente avvertibile, comincia di nuovo a studiare Dio più direttamente, nella realtà umana e nel suo rapporto con il pianeta. Del resto questo era stato l’insegnamento di Cristo. Si procede quindi verso una stessa meta, in modi diversi e in direzioni complementari: ma verso un riallaccio,una sintesi. Si diventa coscienti di quanto creato,ed allora si comincia a rilevare che tutto è sottoposto a determinate Leggi: uguali per ogni creatura, dall’atomo al sistema solare, anche se diverse nello svolgimento. Si comincia a rilevare,cioè, un Piano di sviluppo inerente alla totalità. E’ fattore interiore, ma anche scientifico. Le due basi, religione come scoperta della divinità trascendente, e scienza, come scoperta della divinità immanente,si completano, perché l’una diventa l’altra.
Hai mai provato che succede a vivere la vita quotidiana senza considerare i tuoi valori interiori, le tue aspirazioni? E’ come se seguissi una lista di eventi, di fattori quasi inspiegabili. Forse riesci ad “osservare” meglio perché non ti poni regole. Però alla fine sei insoddisfatto perché non vai da nessuna parte, visto che non sai che voglia dire “andare da qualche parte”. Allora capisci bene che devi avere, tutta tua, una direzione. E che questa deve essere determinata da una linea di pensiero tua, QUALSIASI SIA, in cui credi
Nel mondo succede la stessa cosa: c’è il Dio immanente Che attua il Suo Piano nello sviluppo di ogni cosa creata; ma ci deve essere per forza il Dio trascendente che a questa manifestazione dà il senso di movimento e di direzione che è la Sua Legge,Che attua il Suo Piano.
Allora non esistono più né caso né potere incondizionato; l’uomo può riprendere la propria responsabilità di coadiutore cosciente del Piano divino, responsabile, appunto, verso i mondi sub-umani e collegato al divino che tutto anima. Certo, ci vuole un po’ di buona volontà a credere ad un Piano divino in svolgimento nel marasma di condizioni difficili che caratterizza oggi il nostro mondo. Però parallela corre la spinta verso un’unità determinata dalla coscienza degli elementi comuni, e meravigliosamente unici, di ogni essere umano,di ogni popolo.
Ho cercato alcuni punti che mi sono sembrati indicativi di questo percorso. Come ho già annotato, la presa di coscienza che Dio ci ha messi qui per qualche motivo. Ha mandato tanti Grandi Esseri, durante i secoli, a testimoniare che ci segue continuamente. Ed Ognuno di Loro era indicativo di una qualità umano-divina che dovrebbe essere nostra. Cristo, poi, ha raccolto queste rivelazioni, le ha fuse nell’amore e,cosa che mi piace da matti, ha indicato la loro realizzazione . E questa vita è ora resa sacra anche da tutte le scoperte che la scienza sta compiendo, rilevando l’illusione dei limiti che abbiamo posto alla conoscenza e alla vita.(se penso che la realtà di cui siamo consapevoli è appena il 10% dell’intera realtà!!!). Dio, come dice anche la religione, ci ha fatto a Sua immagine, quindi co-creatori del tipo di vita che vogliamo si esplichi sul nostro pianeta.
Avete notato tra il bailamme attuale quanti movimenti verso i giusti diritti dell’uomo? Quanti gruppi umanitari? Il lavoro di gruppo, come responsabilità coordinata e comune, è l’indizio dell’idea dell’Umanità Una. Come riescano poi è un altro discorso. Però nascono continuamente, con propositi ottimi che non mirano certo alla separatività.
Altro fattore che trovo enormemente importante è la possibilità che abbiamo oggi, tramite i vari mezzi di comunicazione, di puntare l’indice e ribellarci contro le ingiustizie, i soprusi, le malvagità; ma anche di sentirci parte di quei movimenti di cui sopra e di “visualizzare” questo mondo come vorremmo che fosse.
Lo fanno anche certi tipi di cartoni animati!!!! Cosa importantissima perché il pensiero e il desiderio creano.
Ancora: la constatazione del rapporto strettissimo, sentito sempre più, specie ora che si ha paura, fra gli elementi di vita, di esistenza del pianeta. In fondo l’impulso è ancora molto egoistico. Però ogni spinta nuova evolve quasi sempre tramite timore, sofferenza, finché si arriva ad un punto in cui ci sentiamo costretti a cambiare piani e metodi. Ebbene, questa tensione ci ha portato a guardare piante,animali,perfino elementi del mondo minerale, in modo nuovo perché cominciamo a pensare che ciò che cambia in modo così evidente spesso, anzi quasi sempre per nostro intervento, comporta un cambiamento radicale, anche se progressivo. Ho sentito affermare, anche da scienziati, che non è solo per l’uso sconsiderato di materie, ma anche per le nostre stesse energie. Oggi sappiamo che la stessa materia del nostro corpo è energia a bassa vibrazione. Pensate che tipo di energia possono comportare emozioni, magari violente; menti dispotiche, egoistiche, magari caotiche.
Possiamo immaginare che cosa mandiamo in circolazione in questa “casa di tutti” che è la Terra, in cui viviamo completamente collegati!
Alla base di questi pochi elementi cui ho accennato si nota un fattore che li accomuna: un modo di pensare più ampio, coinvolgente, espanso, come volete dire. Si parla della mente perché il livello mentale dell’umanità è cresciuto. Ma il fattore più nuovo è l’uso, spontaneo o ricercato,di una mente capace di “captare” informazioni più sofisticate. Noi tutti usiamo la mente normale, concreta, quella che elabora i vari dati che raccogliamo nella vita di tutti i giorni. Ma ne esiste un’altra, superiore, tramite la quale sono sempre pervenute agli uomini idee, pensieri, scoperte,opere di scienziati, di artisti, di studiosi, di filosofi, grandi politici……Queste idee servono ad ampliare la cosiddetta mente inferiore,ed oggi lo fanno in maniera sempre più rapida ed efficace, appunto per il profondo cambiamento delle possibilità di comunicazione e di comprensione. Così viene arricchita quella mente che usiamo di solito, in modo da sviluppare una libertà di pensiero e di opinione mai avvertita prima. Quindi ,esaminando il processo storico, il Piano di svolgimento del progetto umano iniziale è avanzato lentamente, ora molto più velocemente anche se, naturalmente, non in modo uniforme per tutti gli elementi; ma sempre verso un “qualcosa di più”.
Dio non avrebbe mai creato l’uomo, il top in questo mondo, come un burattino, un cieco, un irresponsabile: mosso cioè da un impulso incontrollato o da una fede cieca, dannosa quanto quello. Invece, come dicevamo, l’uomo ha sviluppato attraverso i secoli una qualità energetica sempre più perfezionata che mira a renderlo responsabile e attivamente co-creatore della vita che si svolge sulla Terra. Ha acquisito sentimento e potere mentale, oltre alla capacità di manifestare pienamente la vita. E probabilmente ci saranno altri sviluppi che adesso non possiamo immaginare.
A che cosa porta tutto ciò? A quell’evoluzione che parte da un piccolo atomo di materia e procede…..In quell’atomo c’è già tutto registrato. Pian piano le sue potenzialità si sviluppano: non tutte in una volta, ma “secondo le opportunità determinate dall’insieme delle esperienze vissute”.
Ecco perché se dobbiamo marciare verso una maggiore “sensibilità intelligente”dobbiamo essere pienamente coscienti dei passi che compiamo. E’ la differenza, appunto, tra la nostra coscienza e le possibilità racchiuse in quell’atomo.

LA GERARCHIA

Questa è anche la premessa per poter ragionare sulla posizione, assolutamente logica, che esistano esseri a diverso livello evolutivo. Penso che dentro di noi ne siamo assolutamente coscienti. D’altra parte nel mondo ogni cosa si organizza e si sviluppa secondo un modello gerarchico che si basa sul potere, sulla capacità, sulla comprensione delle idee, dei problemi, ecc. Non può essere altrimenti per quanto riguarda l’uomo nel suo sviluppo. Abbiamo visto che c’è già stato un progresso umano che ha portato all’uso della mente e della conoscenza, e che distingue in modo particolare quest’epoca dalle precedenti. Come dicevo, mi sembra logico che ci debba essere ancora progresso. Ma da che parte? Forse proprio unendo la conoscenza accresciuta dell’ambiente in cui viviamo alla consapevolezza, appunto, che tutto deve muoversi verso qualcosa di ulteriore. Osservando, sperimentando, facendo risuonare dentro di noi, dove vive, un riferimento cosciente.
La scienza rivela le basi della vita in modo sempre più “ profondo “, tanto che, seguendone i principi, le ipotesi e le deduzioni, si arriva ad un indeterminato sempre più determinato; allo stesso tempo ad un determinato sempre più indeterminato. E’ come se penetrassimo pian piano all’interno di coltri energetiche nuove, aprendo spiragli che, comunque, non smettono mai di evocarne altri conseguenti.
Allora mi chiedo: quale tipo di uomo può giungere a penetrare questi che fino a ieri erano misteri? E appunto mi rendo conto che può farlo chi all’interesse della realtà in modo concreto (vedi lo scienziato) unisce l’interesse per un altro tipo di realtà, che è anche più immediata anche se meno considerata, perché si sviluppa all’interno di noi. Ma che per la moltitudine degli uomini come noi deve essere “ spiegata “ per essere plausibile, accettabile.
Si viene così delineando la possibile esistenza di Figli di Dio che abbiano già conseguito, per vie diverse, questo connubio e siano ora capaci di “ precipitare “ le idee necessarie. E questo gruppo, gerarchicamente composto perché ogni passo che si fa non è contemporaneo a quello di tutti gli altri (e quindi chi compie prima la fusione conoscenza-fede, chi dopo, in svariatissimi gradini di passaggio ) ha una propria funzione di trasmissione, indirizzo, sostegno. E’un fatto naturale: i genitori hanno tali funzioni con la generazione successiva, quella dei figli; i conoscitori l’hanno nei riguardi di chi si affida loro nella via del progresso. Tutto è un intrecciarsi e svilupparsi per gradi diversi di conoscenza e “ autorità “.
Leggo che questi Figli di Dio sono Coloro Che abitano il Regno di Dio, Regno che è aperto ad ogni uomo che sia pronto. Un passaggio futuro che ci attende. Tutte le religioni ne parlano. E non solo le religioni…..Noi pensiamo ai santi, ai mistici e agli esseri eccezionali, nella vita di ogni giorno, che hanno portato all’umanità il loro contributo di fratellanza e di amore, ma anche precipitazione di idee universali tradotte in ideali. Che hanno portato anche alla comprensione della vita con scoperte più ampie, con visioni nuove. Pensiamo a Platone, a Leonardo, a Erasmo, Maestro Eckhart, Martin Luther King e tanti altri.
Ogni religione parla anche della continuità dell’apporto di Esseri così evoluti. Sono Loro Che e attraverso i tempi hanno trasmesso a noi uomini le basi delle verità spirituali che in effetti sono state sempre le stesse, ma di volta in volta adattandole alla nostra possibilità di comprensione. Hanno sempre cercato di tradurre alla massa quel famoso Piano di cui parlavo, ispirando a volte una razza, una nazione, un gruppo; altre volte, come Buddha e Cristo, a livello mondiale.
Essendo più avanzati di noi conoscono, a diversi livelli anche Loro, il Proposito di Dio per l’umanità e il Pianeta, cercano quindi di suggerire quelle modifiche, quelle circostanze che possano farci comprendere meglio la linea da seguire. Questo perché ogni volta che l’uomo ha invocato aiuto da Dio, consapevolmente o solo per disperazione, l’aiuto è arrivato. Ogni volta nei momenti di crisi dell’Umanità è sceso un Istruttore del Mondo dando risalto ad un nuovo elemento di conoscenza inerente alla spiritualità. L’elemento viene seminato, provoca reazione, stimola e attraverso i tempi determina una trasformazione nella civiltà umana. Basta pensare a Buddha Che insegnò che Dio è Luce; e a Cristo Che con la Sua vita di servizio sulla terra completò la rivelazione dimostrando che è anche Amore.
Come succede questo? Naturalmente posso solo riportare quanto ho letto, che mi sembra però plausibile appunto per l’effetto riscontrato in seguito a tali apparizioni durante i vari cicli storici.
Pur lasciando all’uomo la responsabilità del pensiero e dell’azione, ci aiutano attraverso una “ vibrazione magnetica” che stimola le anime all’espressione dell’amore e delle giuste relazioni umane. E’ logico che questo stimolo venga recepito in misura maggiore da uomini che “ascoltano dentro” più di altri che ancora sono presi completamente da desideri, ambizioni, materialismo.
Ma ciò che ci inviano non vi sembra sia corrispondente alla risposta che Dio dà alle nostre preghiere di richiesta nel bisogno? Dio non può certo essere costretto alla risposta, ma ama e invia un Suo aiuto se l’invocazione è fatta in un certo modo. Così invia un Suo aiuto tramite quel Gruppo evoluto nello spirito, composto di esseri umani che hanno provato nella vita, prima di noi, tutto quello che stiamo provando. E amano. Si parla sempre di aiuto dato nel rispetto del libero arbitrio perché per il ritorno ad un mondo migliore, parte del Piano di Dio, visto che tutto si svolge per il progresso, occorre la libera volontà dell’uomo. Deve uscire dalla sua percezione limitata comprendendo di essere il creatore oltre che la creatura. Che accetti le possibilità e la responsabilità della sua vita sulla Terra. Nella “casa” che questa è, tutto è interconnesso. L’uomo è dotato di corpo, anima e spirito, ci hanno insegnato. Ebbene, anche la Terra ha un corpo che ci nutre e ci ospita, che ci appartiene e a cui noi apparteniamo. E La Vita nutre lei come noi.


IL REGNO DI DIO


Questo gruppo avanzato lavora tramite menti e cuori, come fece il Cristo. Prepara una fase della nostra vita globale caratterizzata dal ritrovamento di quell’energia che da 2000 anni ha lavorato con le nostre anime. La coscienza dell’uomo è già stata stimolata: i progressi nella collaborazione internazionale, nelle attività umanitarie, nei rapporti sempre più chiari, sono un riflesso di questa coscienza cristica. Si cercano nuove idee che possano governare meglio la vita umana. Si cerca di elaborare verità più avanzate (la verità non è mai definitiva!!!) perché l’umanità aspira a qualcosa di nuovo.
E riceviamo questo aiuto attraverso “suggerimenti”, precipitazione di idee, stimoli. Anche Cristo disse “farete cose maggiori perché io vado al Padre”, aprendo così un canale per l’afflusso di queste energie.
Sta entrando l’era dell’Acquario: anche questo avvento comprende energie da considerare. L’era dei Pesci, che ha portato il grandissimo contributo della presenza umano-divina di Cristo, finisce il suo periodo. Ogni periodo che finisce porta alla cristallizzazione dei valori che lo hanno caratterizzato, dopo che hanno toccato l’apice (naturalmente in tempi lunghissimi!). Non sono più suscettibili di evoluzione, mentre i tempi avanzano. Lo vediamo nei concetti tradizionali di famiglia, società, Chiesa, scuola, ecc. Tutto viene messo in discussione per poter essere ricreato conservando i veri valori, ma secondo le nuove necessità. La situazione comporta difficoltà in ogni piano dell’esistenza; è per trovare il modo di rendere il passaggio meno complicato e doloroso che i Fratelli Maggiori cercano di influenzare al bene, spingendo gli uomini ad effettuare servizio per gli altri, così che l’energia spirituale guidi questo percorso.
Cristo ha parlato del centro spirituale da dove Essi operano chiamandolo il “Regno di Dio” (Matteo VI 33), di cui Egli è il cuore. Infatti ogni Fratello è stato un uomo che è riuscito a rendere la propria personalità un canale per l’energia cristica. Questo Regno è stato sempre sulla Terra in forma non visibile nel senso normale, per noi, della parola; ma espresso anche nelle arti, nelle scienze, nella politica, nell’economia, nel sociale, oltre che nelle varie religioni, da personaggi di varia grandezza con il compito di discepoli, consapevoli o meno di ciò che apportavano a noi uomini.
Ora, dati i tempi, molti membri della Gerarchia stanno ricomparendo nel mondo, nei diversi ambiti della vita umana; riconosciuti come grandi persone o non riconosciuti affatto. Ma preparano il campo, cioè le menti e i cuori degli uomini, ad un ritorno dell’essenza cristica. Questa volta il mondo, pur così diviso, è più preparato. Niente più lo stupisce; ogni paese è collegato al resto del pianeta, ogni uomo sente indispensabili le 4 libertà fondamentali: libertà di parola ed espressione, libertà di adorare Dio nella forma più adatta alla propria individualità, libertà dal bisogno e, importantissima, libertà dalla paura che ci può rendere morti pur vivendo. L’importante, ripeto, è collaborare al ritorno di questo Regno, tramite innocuità, responsabilità, giusta parola. E allora sarà possibile riconoscere anche il Capo, il Cristo, quando il momento sarà maturo per il Suo arrivo. La Sua parola di Vita è stata cristallizzata anch’essa, astratta quasi sempre dalla vita reale in cui Egli l’aveva pronunciata. Ora l’umanità è più pronta a ricevere di nuovo il Suo insegnamento, naturalmente adeguato ai tempi, anche perché sta soffrendo per la situazione determinata dall’egoismo generale e per il bisogno di attingere ad un rinnovato senso religioso.
Siamo ad una svolta della nostra vita, oserei dire, importantissima. E’ il “mondo nuovo” di cui parla la Chiesa. Quando ci sono grandi mutamenti epocali, leggo, si muove una grande onda di energia, e poiché il nostro è un mondo duale, di bene e di male, sta all’uomo di buona volontà cercare di attenuare gli effetti più pesanti.

Dai Fratelli Maggiori ci è pervenuta questa Invocazione, da pronunciare visualizzando quanto si dice, perché “l’energia segue il pensiero”:

Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nel cuore degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce,
e possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.

 
   
 
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INFOMAZIONI SULL'AUTORE
 
Paola Pianelli è nata il 19/05/1939, laureata in lingue, ex insegnante di Scuola Elementare è, da anni, un'attenta lettrice dei testi di Alice A.Bailey