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URANO ENTRA IN ARIETE
a cura di Emanuela Pelosi
   
 
URANO  ENTRA IN ARIETE
Urano entra in Ariete a maggio del 2010
L’ultima entrata fu nel 1927. . . Cosa avvenne allora che possa chiarirci l’oggi!

Urano è colui che “risveglia ed illumina” e che, a volte sembra buttare all’aria la nostra vita, rovesciandola come un calzino, lasciandoci – apparentemente ed illusoriamente contro ogni nostra volontà – in una condizione completamente diversa da come ci aveva trovati.
Spesso nei manuali di astrologia si parla negativamente del transito di Urano in aspetto negativo con un pianeta dell’oroscopo personale, per me non è così.
Tutto dipende dal nostro percorso personale in quanto Urano è in collegamento con il Sé e ne cattura le intenzioni, per cui i suoi interventi coincidono con qualcosa che è maturato all’interno.
Dipende da come noi abbiamo vissuto, dal senso di libertà interiore che abbiamo raggiunto, quindi quando arriva Urano si chiarifica il nostro progetto di vita.
Urano rappresenta il Cielo, quindi energie che vogliono liberarsi verso l’alto portando il progetto della nostra vita a librarsi verso la ricerca del rapporto fraterno, e della spiritualità.
Tutti e tre i pianeti extra Saturno hanno questa dinamica di liberazione in quanto ci spingono ad uscire dai confini stretti di ambizioni mondane ed è per questo che sono temibili, perché da una parte abbiamo i desideri pratici, quotidiani, personali e dall’altra la spinta a uscire, sciogliere i legami.
Ecco perché in un matrimonio può esserci la rottura oppure la comprensione della reciproca libertà.
Urano entrerà in Ariete ai primi di maggio 2010, se osservo un oroscopo personale devo considerare il vissuto e il progetto di una persona, mentre in un livello collettivo la lettura è diversa perché se considero la situazione italiana del 1927, ultima entrata di Urano nel segno dell’Ariete scopro che, due anni prima, in Italia, si è costituito il partito fascista.
Nel 1927 esce clandestinamente un foglio che si chiamava l’Unità e contemporaneamente entra in funzione un tribunale repressivo l’OVRA (Organizzazione per la vigilanza e la repressione antifascista) è una specie di polizia segreta che agisce nell’ombra.
L’OVRA vigila, osserva, perquisisce e stronca sul nascere ogni velleità di sabotare ciò che sta costruendo lo Stato fascista sul territorio. Per come si muove questa organizzazione. sarà denominata: la Piovra.
Mussolini aveva dalla parte sua tutta l’informazione, dalla stampa alla radio, d’altronde lui stesso era stato un abile giornalista.
Il suo apparato più importante, l’agenzia “ Stefani”, gestita da Mussolini stesso, creò leggende sull’efficienza del regime, parlava del fatto che Mussolini aveva salvato l’Italia dall’oppressione Bolscevica e che il mondo lo ammirava.
Mussolini sapeva che per conservare il potere doveva dare agli italiani l’illusione del prestigio nazionale, le aspettative di un lavoro, l’ottimismo e le grandi speranze.
L’unità d’Italia era molto recente e si usciva, o si era nel bel mezzo di una crisi potente; l’Italia aveva bisogno di “ un Uomo Nuovo”.
Così come avviene oggi, non solo in Italia, avviene nel mondo, negli Stati Uniti, avviene nella politica e nella religione.
L’essere umano ha ancora bisogno di qualcuno che lo prenda per mano e lo conduca:
“ Vieni con me, io ti salverò e, tutto coloro che ci intralciano, aiutami ad eliminarli……” così sono sempre andate le cose.
Eppure, Giordano Bruno, lo aveva detto: cerca, cerca dentro te stesso, incontra quella parte di te che è Dio. Lo ha detto Gesù Cristo, lo ha detto Buddha. lo hanno detto tutti.
E’ un lavoro troppo difficile, però alcuni lo fanno, magari sbagliano perché vengono intrappolati nelle maglie del potere, però ci provano e sono coloro che, anche se cattivi, prepotenti, alla fine realizzano qualche cosa di sé di profondo.
Bisognerebbe guardarli, non seguirli, mai seguirli ma guardarli sì.
Chi li segue ciecamente e si mette al servizio appartiene al branco, chi li guarda appartiene all’Idea e quando l’idea è quella comune e si basa sul rispetto, è un’idea di gruppo e allora prende forza, va alla meta e la meta è l’amore, la vita, lo stare insieme, l’avere tutti un posto su questo pianeta che è di tutti.
E’ del 1927 l’uscita pubblica di Alcide de Gasperi, uomo discusso, contestato ma sicuramente, un uomo di grande livello che fece della politica una missione.
Antifascista, dovette fuggire in Francia, venne incarcerato, insomma visse tutto l’iter di un qualsiasi contestatore di una dittatura.
Lui diceva: : "Ci sono molti che nella politica fanno solo una piccola escursione, come dilettanti, ed altri che la considerano, e tale è per loro, come un accessorio di secondarissima importanza. Ma per me, fin da ragazzo, era la mia carriera o meglio la mia missione".
Tanto si potrebbe ricercare e riportare alla memoria di quel periodo, ma io non devo scrivere un libro di storia, voglio solo cercare di capire l’onda di un periodo segnato dall’entrata di Urano in un segno; cosa che si ripeterà l’anno prossimo, 2010 , dopo 84 anni ( il suo ciclo di rivoluzione) e mi sembra, osservando bene che le cose non siano cambiate.
Ho parlato dell’Italia ma….

Se rapportiamo la situazione mondiale del 1927 alla situazione mondiale di questo ultimo periodo ci accorgiamo che allora come ora il momento era difficile e caratterizzato da un forte arretramento politico e sociale.
D’altronde questa situazione era quella del mondo intero


•Il regime fascista si era insediato in Italia.
•Decine di paesi vivevano sotto una dittatura più o meno dura.
•La reazione politica toccò anche la Russia, con l’avanzata dello stalinismo
•Per quanto riguarda gli Stati Uniti, tutti ricorderete Sacco e Vanzetti, condannati e uccisi nel 1927 e la cui morte dette forza a un movimento di solidarietà che segnò in modo profondo e duraturo la coscienza di milioni di proletari nel mondo.
Fu lo spunto per
…una enorme mobilitazione operaia internazionale.

Nessun continente fu risparmiato dagli scioperi e dalle manifestazioni, in Africa del Sud come in Africa del Nord, fino all’Oceania.
Negli Usa, il movimento di protesta e gli scioperi mobilitarono in modo massiccio i lavoratori.
Nel luglio 1927 New York conobbe il più grande sciopero della sua storia, con la partecipazione di centinaia di migliaia di lavoratori che reclamavano salva la vita per Sacco e Vanzetti. A Boston, a Chicago, sulla costa del Pacifico, in moltissime città industriali ci furono scioperi, manifestazioni e scontri con la polizia.
Tutto il movimento operaio dell’America del Sud si sollevò. Grandi scioperi generali ebbero luogo per tutto il 1927, in Argentina, in Paraguay, in Uruguay, ma anche in Brasile, in Cile, in Messico e in Venezuela. Centinaia di migliaia di manifestanti affrontavano le forze di repressione e le ambasciate degli USA erano protette dall’esercito.

In Europa, anche in paesi alle prese con la repressione, per esempio in Polonia, la protesta si sviluppò nonostante i rischi,
Sicuramente il movimento guadagnò la Germania dove il movimento comunista era forte.
In Gran Bretagna si mobilitarono i numerosi sindacati e l’ala sinistra del movimento laburista e a Londra, in particolare, ci furono scioperi e manifestazioni, in cui si riunirono decine di migliaia di lavoratori.
Il giorno dell’esecuzione di Vasco e Vanzetti, il 23 agosto 1927, quasi centomila manifestanti si riversarono su Parigi. Ci furono degli scontri particolarmente violenti.
Il 23 agosto 1927, la collera operaia esplose ovunque nel mondo per protestare contro l’assassinio dei due martiri. Anche a Ginevra migliaia di manifestanti si riversarono nel centro della città dove ci furono degli scontri di rara violenza, e l’esercito dovette essere dispiegato a protezione del consolato americano.

Vanzetti aveva gridato in faccia ai suoi giudici “Questa agonia sarà il nostro trionfo”. Quando disse “Noi”, parlava di lui e il suo compagno, sicuramente, ma anche del movimento operaio che aspirava a liberare la terra dall’oppressione capitalista. I milioni di proletari mobilitati per due dei loro non avevano potuto fermare la mano del boia. Ma la loro lotta aveva segnato nelle coscienze milioni di lavoratori, mostrando loro di appartenere ad una sola e unica classe sociale.
Ecco, ho cercato di evidenziare avvenimenti che indicano un’onda umana che si solleva verso l’alto alla ricerca della libertà, della giustizia e del rispetto, come vuole Urano.
Osserviamo la situazione mondiale di oggi.
Cosa ne deduciamo? Dopo 84 anni, due guerre mondiali, e tutte le altre guerre in corso.,.. “ più che mondiali” ….!siamo alle soglie di un’altra entrata di Urano in Ariete e questa volta avverrà con una quadratura ( tensione,lotta) a Plutone in Capricorno.
Questo fatto lo approfondirò prossimamente, per quanto che l’ho già fatto
Cosa ha imparato l’umanità? Bho!
Questa volta, con Plutone in Capricorno non saranno gli operai a rimetterci ma il potere perché stanno venendo fuori tante brutte cose nascoste.
Siamo ancora in tempo ?
Io mi diletto di lettura, di osservazione delle onde planetarie, che rappresentano onde di emozioni umane.
Le osservo, le racconto.. però……
Prima del 1925, Urano fu in Ariete nel 1844.
Cosa successe?

In Italia fu un periodo cruciale della lotta per l'Unità italiana.
Urano lo chiese: Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta………..,
Urano, il pianeta della libertà, solo che noi corriamo dietro la libertà come correre dietro all’orizzonte, non lo raggiungiamo mai perché giriamo intorno.
Urano è il cielo, quindi non dobbiamo girare intorno, dobbiamo saltare in sù
 
   
 
INFORMAZIONI SULL'ARTICOLO
 
1927 e 2010: Urano a confronto.
   
 
INFOMAZIONI SULL'AUTORE
 
Sono Operatrice Ayurvedica, istruttrice di Zen Stretching e Tecniche di Rilassamento da cui alcune Yoga, Collaboro come massaggiatrice e consulente nei centri benessere, palestre, SPA e Beauty Center sia in Italia che all'estero, studio tutte le discipline ayurvediche e la filosofia Hinduista , ho 41 anni , nata a Roma e vivo sul mare a Ladispoli (Lazio)