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Dopo l’Ariete e il Toro, ora andiamo incontro ad un segno, il terzo, che, per la prima volta nell’ordine zodiacale, non è simboleggiato da un animale.
Il glifo dei Gemelli, infatti, è composto da due aste parallele racchiuse, in alto e in basso, da una linea orizzontale. E’ il primo segno mobile (ovvero tra due stagioni) e, come tale, è ‘chiamato’ ad una prima ‘integrazione’ degli ‘opposti’.
Le due aste sembrano ergersi, architettonicamente, simili a due colonne ... atte a ‘sorreggere’? Oppure, considerando il basamento e la trabeazione, atte a tenere ben salde le due colonne? Oppure a far ‘passare aria’ e quindi a ‘rendere più leggera la struttura architettonica’? Certo è, che l’Aria, di per sé impalpabile e quindi difficile da ‘contenere’ e ‘definire’, per l’Astrologia in generale è in analogia con l’attività mentale. Ciò fa supporre che le motivazioni sopra citate possono essere tutte valide per questo Segno dotato di una naturale ‘apertura’ comunicativa. Gemelli, infatti, non solo è il primo segno mobile, ma anche il primo dell’elemento ARIA e, insieme a Bilancia e Acquario, per il tipo di Astrologia trattata, fa parte della triade del ‘relazionare’.
Ma non è affatto raro trovare il Segno raffigurato da due fratelli umani ( mito greco di Castore e Polluce, mito giudaico-cristiano di Esaù e Giacobbe, ecc., ) e ciò fa pensare, prima di tutto, all’acquisizione di qualità non riconducibili agli animali.
Forse è proprio qui, nella fase Gemelli, che l’essere umano ha ricevuto una forte spinta evolutiva: intanto l’assunzione della posizione eretta cambierà totalmente la ‘visione’ e la verticalità stessa renderà possibile l’uso delle mani per molteplici scopi e non da ultimo quello di scrivere. Ma sarà soprattutto il ‘movimento’, il poter ‘andare’ a generare la curiosità tanto cara a questo segno.
Si aggiungono, dunque, altri bisogni che non sono solo prettamente istintivi e fisici; la possibilità di parlare e di comunicare, infatti, soddisferanno la socializzazione e lo scambio. Tutto il cavo orale – compresa bocca e lingua - che era servito quasi esclusivamente per cibarsi, diventa anche strumento di espressione del pensiero tramite il ‘linguaggio’.
Che meraviglia! Poter guardare il mondo circostante da quel punto di vista deve essere stata, per l’uomo primario, un’esperienza di..vetta! Con la posizione eretta e l’uso delle mani, dunque, si profila la possibilità di ‘alzare’la fronte ovvero di sviluppare la testa e, di conseguenza, il cervello e la mente. Dopo l’istinto e la materia, ora è la mente che vuole definirsi; si sviluppa il Pensiero e con esso, come già anticipato, la Parola ed ogni forma di comunicazione. Ancora oggi, le cosiddette fasi infantili, non fanno altro che ri-percorrere le stesse tappe evolutive dell’Umanità.
E’ proprio nella fase del terzo settore o casa (in analogia con Gemelli e che va da 1 anno ai 3 anni di vita) che il bambino, ad un certo punto, smette di ‘gattonare’, si alza ‘in piedi’ e può finalmente guardare il... cielo. Camminare lo fa sentire un ‘piccolo dio’, il conquistatore del mondo e la visione, improvvisamente, diventa più ampia e spaziosa. E allora eccolo a recuperare tutto il tempo perduto; inizialmente instabile, curioso di tutto assorbirà ogni minima informazione e, proprio come una piccola scimmietta, apprenderà per ‘imitazione’.
In questo periodo, con l’aiuto della funzione mercuriale, è il senso di realtà che viene sviluppato ovvero la parte sinistra del cervello che è quella della razionalità: Il bambino passa dal pensiero immaginativo al pensiero logico-causale; l’udito e la percezione diventano fondamentali per collegare il mondo interno alle risposte da dare al mondo esterno ovvero alla realtà del circostante.
Ma, sarà importante lo sviluppo anche della parte destra (o simbolica e ‘femminile’) del “facciamo finta che ….”,delle fiabe e del gioco creativo: troppe informazioni ‘preconfezionate’, infatti, limiterebbero l’equilibrio fra i due lobi non favorendo il ‘salto’ alla fase Sagittario (segno opposto) che abbisogna, invece, di personalizzazione del pensiero ovvero di concetti non ‘preconfezionati’.
Dunque va da sé che, per potersi relazionare, per prima cosa, è importante sviluppare ‘anche’ un linguaggio verbale condiviso. E’ la ‘mentalità’ del circostante che, in pratica, viene ‘assorbita’. Per lungo tempo Gemelli sarà attratto solo dalla mente ovvero dal ‘fratello’ divino e immortale, ritenendosi ‘arrivato’ prima del tempo proprio per via di questo contatto privilegiato con il ‘cielo’. Se altri aspetti nel Tema Natale non aiutano il contatto emotivo, in questa prima fase la personalità vive solo in ‘superficie’ lasciando decidere solo..… la mente. E il termine ‘mente’,come si sa, deriva da ‘ment-ire’ e in questo primo stadio evolutivo, sembrerebbe che Gemelli debba sperimentare la vita escludendo il fratello ‘mortale’ e terreno indissolubilmente legato al ‘fratello’ divino. Il ‘fratello’ terreno è proprio quella parte più ‘umana’ che permetterà a Gemelli di ‘scendere’ in profondità e congiungere il livello ‘testa’ al livello ‘cuore’,
L’empatia è una qualità che, comunque, tutti i segni d’aria dovranno imparare in quanto il ‘non scendere’ a livello umano, questo non voler ‘sentire’ (in senso emotivo), questo non riuscire a ‘mettersi nei panni degli altri’, potrebbe dar luogo a situazioni poco etiche e allora la ‘lingua e/o la parola’, anziché essere il viatico per una comunicazione armonica, può diventare, invece, una ‘spada’ che ferisce senza consapevolezza.
La socievolezza aiuterà Gemelli a creare e ad avere una numerosa rete di contatti (in pratica, è questo uno dei sui compiti). Avendo difficoltà a riconoscere la parte emotiva, generalmente la psiche attrarrà nella vita di Gemelli (di ‘aria’ in generale)persone di segni d’acqua (cancro, scorpione, pesci) o comunque con l’elemento acqua in abbondanza nel tema. Ecco allora che collegando la mente (la parte maschile) al cuore (la parte femminile), il Gemelli usufruirà del grande dono della ‘fratellanza’ sia interno che esterno tanto che le grandi capacità intellettuali possono essere dirette verso scopi più elevati e l’amore fraterno sarà tale che, nonostante le naturali divergenze, sarà un legame indissolubile ovvero di appartenenza reciproca.
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