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PESCI: ABBIATE FIDUCIA, TUTTO HA UN SENSO.
a cura di Nazzarena Marchegiani
   
 
PESCI:  ABBIATE FIDUCIA, TUTTO HA UN SENSO.
PESCI: ABBIATE FIDUCIA, TUTTO HA UN SENSO.
“ L’Esordio dello Zodiaco è maschile e furibondo, ma la conclusione è femminile, morbida e pacifica.....….Ed è, naturalmente, la conclusione che decide” (Mario Zoli)
Il concludersi di un ciclo è intimamente descritto più sopra quasi a sottendere che tra un punto di partenza e un punto di arrivo c’è tutto uno spazio, ad esempio la Vita, in cui percorrere degli stadi di sviluppo.
Se tutto funziona è molto improbabile, dunque, che la 12^ tappa – Pesci - comporti uno stadio peggiore di tutti gli altri. Anzi è proprio qui, in Pesci, che ‘inizio e fine’ si ricongiungono facendo intuire la possibilità di innalzarsi verso un piano o stato dell’essere più elevato. Parlo di ‘possibilità’, in quanto è bene specificare che il termine ‘ciclo’ può indurre anche a pensare ad un ‘eterno ritorno dell’identico’ mentre lo ‘sviluppo’ armonico e coscienziale dell’essere è più simile alla figura della spirale. E’ una logica deduzione che va, a mio avviso, elaborata se vogliamo fare un’Astrologia del ‘profondo’ e recuperarne la dignità iniziatica senza per altro scadere in giudizi e pregiudizi. Ogni archetipo (o segno) va valutato con grande delicatezza d’intenti cogliendone la scintilla di luce più profonda e nascosta. E’ proprio questo, se vogliamo, il compito di ogni essere che si trovi a ‘livello’ Pesci. Una sorta di ‘avvocato difensore’ che cerca di ‘addolcire’ l’accusa affinché la stessa possa tramutarsi in una pena minore o, addirittura, in assoluzione o...perdono. E’ una presa di coscienza che l’evoluzione, la metamorfosi o, per meglio dire, la ‘salvezza’ è ‘VERSO’ l’UNO’ che ‘SALE’ (universale) e la ‘chiamata’ spirituale, a questo stadio, è quella di ‘tornare sui propri passi’ e aiutare i ‘fratelli’a ‘salire’ potenzialmente fino al punto in cui ci si trova. Il tutto ben condito dal ‘buon carattere’, dall’ironia, dal buonumore, dalla ‘fede-fiducia’conseguenti all’intima scoperta del...senso.
Sono del parere che l’archetipo Pesci è, nel momento attuale, quello, in assoluto, più ‘alieno’ rispetto a tutti gli altri: visto nell’ottica evolutiva, chi mai può conoscerne appieno le potenzialità, le motivazioni, l’essenza più vera? Chi mai può essere arrivato a questo stadio compiuto se non pochissimi illuminati o Maestri dell’Umanità? In verità più si sale sopra l’orizzonte zodiacale e meno si conosce l’intima natura degli archetipi interessati.

E questo perché, a detta degli esperti, l’Umanità, nel suo insieme, è ancora ad un livello evolutivo paragonabile alla sintesi del sesto archetipo (Vergine) ovvero concernente, in particolare, la necessità di omologazione collettiva. Ecco che diventa molto facile, in fase Vergine, proiettare e dunque ‘spostare’ nell’opposto Pesci tutto ciò che non si ‘inquadra’, che non è ‘uniforme’, tutto ciò che non è ‘integro’ rispetto alla salute e alla società. E’ in questo modo che Pesci diventa il luogo delle ‘piaghe’, degli emarginati, della solitudine e della pazzia. E’ il ‘pensiero comune’ che vede nella logica, nelle regole e nella ripetitività, quel tipo di sicurezza e ‘ordine’ necessari al funzionamento del sistema. E’ una tappa, la sesta, importantissima ai fini della convivenza tra simili, ma tutti sanno che, così come il Sole completa il suo percorso lungo lo scorrere del tempo, ogni anno, fino a Pesci, così l’essere umano non può assolutamente fermarsi a metà strada. E come ben sappiamo, anche la Storia racconta che la ‘genialità’ è stata quasi sempre bistrattata e punita o, per meglio dire, messa al bando da una mentalità troppo razionale e ristretta. Pesci, dunque, è ‘diversità’ assoluta e va correttamente intesa come diversità interiore.
Visto che il processo di individuazione ha luogo in Acquario (undicesimo archetipo) ciò rende possibile, nel dodicesimo, il ‘ritorno a se stessi’ simbolicamente rappresentato dal ‘Pesce’ ovvero ‘Dag’ che, nella mistica ebraica, è il livello più alto dell’archetipo in cui è sottesa la risoluzione polare. Su di un piano biblico e simbolico l’essenza di questo segno sembra essere ‘benamata’ o privilegiata dato che non ebbe a subire il pericolo di estinzione durante il diluvio universale.
Anche per Pesci i livelli evolutivi sembrano succedersi all’incontrario: nello studio delle case prenatali è il mese che precede la nascita e qui il bambino ha un’ estrema accentuazione di ogni sentire. Forse è proprio per questo che per un bambino Pesci la ‘percezione’ è molto forte sin dall’infanzia. Provenendo dal lungo sonno dell’inconscio, dal sogno...il loro spirito sembra procedere con lentezza verso il radicamento totale dell’incarnazione. Per tanto tempo, per non essere sopraffatti, vivono in ‘immersione’ in un mondo tutto loro, in una realtà nostalgica che li tiene con un filo legati al ricordo dell’Amore, a quell’Amore totalizzante e unificante dal quale sin son dovuti separare. Dipendenza, vittimismo, passività...è solo un passaggio se Pesci riesce a comprendere che il vuoto interiore, la ‘mancanza’...non è qualcosa che ha a che fare con qualcosa di tangibile, ma è ‘pratica’ di vita, è il senso stesso della vita che vede i nessi e la luce anche nel buio più profondo della notte.
PESCI è lo stupore infantile dell’anima ‘ritornata vergine’, è quella saggezza conquistata attraversando la vita nella sua totalità, è bontà e non ‘buonismo’, è fiducia nella Vita anzi Pesci è il Sì totale alla Vita, Pesci è il sorriso della Vita stessa.


(Nazzarena Marchegiani/2019)





 
   
 
INFORMAZIONI SULL'ARTICOLO
 
Analisi approfondita del segno Pesci
   
 
INFOMAZIONI SULL'AUTORE
 
Docente di Astrologia Psicologica Evolutiva Eridano School