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LE CASE PRENATALI
a cura di Lidia Rebechini
   
 
LE CASE PRENATALI
Da un po’ di anni la psicologia e la primal therapy si occupano di ciò che accade all’embrione e al feto durante la gestazione. Dal punto di vista astrologico si tratta di conoscenze acquisite attraverso gli allievi e dai consulti con donne che hanno riferito emozioni, sensazioni, avvenimenti vissuti in gravidanza che hanno investito a livello subliminale la psiche del nascituro.
Il dottor Arthur Janov (1924-2017), in California, ha esplorato le profondità del subconscio di migliaia di pazienti riguardo questa materia e sostiene che l’ingrediente fondamentale affinché si formi nel nascituro una personalità forte ed elastica sia l’amore . Proprio perché l’amore produce sostanze chimiche che consentono di affrontare la vita, di avere e di raggiungere obiettivi, di difendere i propri diritti e di avere tutta l’energia per portare a termine le cose. Secondo Janov la sufficiente quantità di questa sostanza chiamata “ amore “ mette al riparo dal futuro utilizzo di droghe. Queste non sarebbero altro che un inadeguato e pericoloso tentativo di equilibrare il sistema. L’amore rende il bambino più saldo sul piano emotivo evitando stress. Una madre amorevole fornisce al feto tutte le risorse di cui ha bisogno. Un dolore troppo forte della madre, un rifiuto verso il figlio gli causano blocchi emozionali con problemi nel corso dell’esistenza adulta. L’amore è l’ingrediente fondamentale, e, qualora il bambino ne venga privato, si conoscono i problemi che poi si evidenziano nel periodo evolutivo infantile. Questa branca va oltre e prende in considerazione il ruolo giocato dall’amore nella fase prenatale. Si dà importanza alle conseguenze derivanti , dall’uso da parte della madre, di sostanze chimiche, alcool, farmaci, ecc e alla sensazione di non essere desiderati. Tutto questo, già nell’utero, incide sul lobo destro, delegato ai sentimenti, alle emozioni e che matura molto prima del lobo sinistro, e memorizza i segreti della vita intrauterina, della nascita e della primissima infanzia basandosi su cariche emozionali che lasciano profonde tracce. I tre cervelli lavorano insieme, ma in presenza di traumi i primi due , encefalico e limbico, operano una scissione rispetto alla corteccia per evitare un sovraccarico.
Le case prenatali vanno dalla cuspide dell’ottava casa, che corrisponde al momento del concepimento, fino alla dodicesima casa. L’ascendente segna il momento della nascita, la divisione dalla totalità. Le case prenatali occupano cinque case per un tempo di nove mesi. La gravidanza vera e propria comincia con la cuspide della nona casa e si riferisce a circa due mesi e mezzo dal concepimento, precisamente quando la madre scopre di essere incinta. Corrisponde per analogia al segno zodiacale del Sagittario, il segno del viaggio. Si tratta infatti del viaggio dell’ovulo nell’utero. La nona casa è una casa di movimento riguarda l’annidamento dell’ovulo nell’utero. Questo può essere occasione di aborti spontanei nel momento del passaggio da embrione a feto. E’ un periodo di grande proliferazione cellulare, si tratta di cellule caratterizzate dalla totipotenza, cioè hanno la capacità di divenire componenti di qualsiasi organo. Questo è un primo approccio alla vita identico per tutti. Nell’asse terza-nona infantile accade la stessa cosa sul piano psicologico. La coscienza comincia a differenziarsi, si delinea un io. L’utero materno accoglie cellule estranee senza che il sistema immunitario le rigetti. Nettuno e Giove, i signori del sagittario, contemplano entrambi il mimetismo. I rischi per il nascituro possono essere relativi alla sensazione di rifiuto o di ambivalenza da parte della madre e possono lasciare tracce di precarietà nel bambino, difficoltà a credere in se stesso nell’adulto, sfiducia e offuscamento della propria vocazione e direzione di vita.
La decima casa intrauterina interessa i primi cinque mesi di vita intrauterina. In questo periodo comincia a formarsi la struttura ossea e i genitali esterni, vi è sviluppo muscolare e l’embrione diventa feto. Possiamo conoscerne il sesso con l’ecografia. Eventuali lesioni di pianeti in questa casa possono incidere sull’ossificazione, la decima casa registra l’autonomia del bambino e dell’adulto.
Una scarsa accoglienza o la mancanza di serenità possono far sentire il feto non sicuro e sarà il seme del timore quando si avventurerà nel mondo con sensazioni di precarietà, difficoltà nel gestire le emozioni e insicurezza nelle scelte. Le opposizioni decima – quarta mostrano individui che hanno difficoltà a diventare adulti, sentono il bisogno di protezione e supporto da parte della famiglia.
La casa undicesima comprende il periodo che va dai cinque ai sette mesi di gravidanza. Strutturalmente avviene la maturazione degli organi di riproduzione e la formazione dei genitali interni. Lo scheletro si rafforza, i movimenti sono meglio coordinati dal sistema nervoso, il peso aumenta di ben cinque volte, i polmoni si espandono anche se fino alla fine del sesto mese il feto non è in grado di respirare in autonomia. In questo lasso di tempo il feto ode, riconosce i suoni e le voci, partecipa attivamente al mondo, è membro attivo della società, capta informazioni familiari o meno, risponde alle sollecitazioni, richiama l’attenzione della mamma, così come da adulto , nell’undicesima casa deve integrarsi nella società. Gli studiosi di psicologia prenatale sostengono che questa sia una vera e propria fase di apprendimento che permette di riconoscere i propri simili in modo da essere avvantaggiati nella partecipazione e nella conoscenza della cultura in cui si verrà a nascere. Famiglie in eterno contrasto possono lasciare nel feto l’impressione che l’inserimento sia impossibile determinando chiusure e difficoltà nella futura socializzazione e anche estraneità nella sua famiglia. L’asse undicesima- quinta indica un equilibrio o meno tra i bisogni personali e i bisogni sociali.
La dodicesima casa ci parla del periodo che va dai sette ai nove mesi. Nel feto si completa il sistema nervoso, tutti gli organi si preparano per la vita extrauterina, le percezioni sono sofisticatissime e il bimbo percepisce tutto, segue ritmi precisi con fasi di sonno e veglia. Quando è sveglio apre gli occhi, è attento e partecipe, gioca, scalcia. Negli ultimi mesi si posiziona a testa in giù “ impegnato “ a nascere; deciderà lui il momento opportuno facendo circolare sostanze chimiche che daranno il via alle doglie. Nell’asse sesta – dodicesima si evidenziano problemi di salute. Le lesioni in dodicesima possono indicare traumi legati agli ultimi mesi di gestazione o al travaglio. Psicologicamente il bambino può sentirsi a disagio, diverso, escluso dal mondo in cui nasce e timoroso nell’avvicinarsi al suo mondo interiore. Questi disagi potrebbero manifestarsi anche più tardi nell’integrazione sociale e nella salute fisica e psichica.
La nascita rappresenta il primo vero trauma della vita, se tutto ciò che la precede è stato ottimale, e anche un pericolo per la sopravvivenza stessa. Comporta tantissimi cambiamenti fisici e grandi paure: l’ossigeno brucia, il corpicino dovrà adattarsi e ci vorrà del tempo prima che possa esprimersi. All’inizio riesce solo a piangere sperando di ricevere risposte, attenzioni, rassicurazioni e amore. Il modo in cui si nasce determina ciò che viene definito “l’archetipo dell’inizio” .
Ogni volta che si inizierà qualcosa di nuovo si rivivrà ciò che si è provato nel momento preciso della nascita. Quel primo imprinting caratterizzerà l’atteggiamento verso la vita e ciò che si attrarrà.


 
   
 
INFORMAZIONI SULL'ARTICOLO
 
Tesina Corso Propedeutico di Astrologia Evolutiva e del Profondo Eridano School 2020
   
 
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Allieva Corso Propedeutico di Astrologia Evolutiva e del Profondo Eridano School 2020

Docente: Nazzarena Marchegiani