FORUM DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE DE IL RIVEGLIO

- Salve,

alcuni impegni primariamente familiari mi hanno assorbita dalle ricerche on line. Torno ben contenta di trovare il saluto di Arcangelo che volentieri ricambio con profonda stima e simpatia. Ho due figlie femmine e potrei considerarti il terzo maschietto di casa. Entrambe alle scuole superiori, una al Liceo Classico e l’altra all’Istituto Tecnico Femminile, mi occupano non poco nel corso del pomeriggio con i compiti e lo studio. Specie ora che la scuola è iniziata. In palestra invece vanno in motorino e non debbo accompagnarle. Io faccio l’insegnante di lettere alle Medie ma in realtà sono insegnante (oltre che mamma) tutto il giorno. Seppur a distanza, ho continuato a seguire i vostri dibattiti, dai più recenti ai non e vorrei portare il mio contributo in relazione ad un intervento su Claude Monet. Mi appassiono di arte ormai da tempo, non di musica, come vi ho detto, ma di arte pittorica, anche se poi in effetti le note e i colori possono essere associati in modalità sinestetica. Spero di fare cosa gradita, anche perché ho letto di Simona e dei suoi relativi interessi. Monet è uno dei miei pittori preferiti. Di lui posseggo uno specifico dossier e biografico e operistico, ed è appunto da qui che traggo le seguenti descrizioni. Pur conducendo uno stile di vita assolutamente normale (ho una famiglia come tutti) in qualche modo sono vicina a queste personalità. A volte, non so come, riesco nel rendermi conto di quanto possano soffrire il fatto di essere inevitabilmente votati all’amore e alla creazione, mentre intorno a sé impera rabbia e distruzione. E mi dico che è proprio per questo. Buona lettura. Ornella.

Monet è il pittore della luce, delle giornate chiare, del cielo, della neve, delle nuvole che si riflettono nell’acqua. Il primo ad aver dipinto quadri bianchi quasi monocromatici, ad aver mescolato il bianco ai colori puri. Egli descrive la mutevolezza del mare, del vento, del clima, la spiaggia, gli scogli, le dune di Normandia: qui apprende la tecnica ‘en plein air’ qui i suoi occhi si aprono lentamente, assieme al suo amore per la natura. Da qui viene soprannominato ‘il sincero pittore del mare’. Eleganti regate, bagni mondani, un mare pigramente sonnecchiante nelle giornate di sole e senza vento, un mare in tempesta o carico di nuvole, sono i suoi temi. Ma ritrae anche laghi, stagni e fiumi o per meglio dire l’acqua e le forme diverse che essa assume, a seconda delle condizioni atmosferiche, superficie riflettente sulla quale il paesaggio si posa. L’acqua è un mezzo di astrazione. Nel bosco di Fontainebleau trascrive l’impressione diretta, l’immediatezza del mondo circostante, l’animoso ed intrepido approccio al colore e al disegno. E’ il sole che letteralmente getta sul quadro, lo splendore dei fiori, la lucentezza. Affascinato dai giardini fioriti, dalla varietà di colori e ricchezza, dalla vitale rigogliosità e luminosità: risveglia il colore nel sonno profondo in cui era caduto, risplende un rosso puro, reso ancora più intenso da punti di luce bianchi e soprattutto dall’acceso verde complementare. L’opera artistica ha una vita, non la vita dei suoi personaggi ma la vita attraverso la luce. Le figure sono inserite nella luce e nell’ombra della natura libera con una freschezza mai riscontrata prima e con contrasti sfacciatamente forti. Il tema è la luce: una luminosa luce matuttina nei confronti della quale le sagome non sono che veicoli.