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  POTERE AL FEMMINILE
discussione inserita da Simona/Malaika
 

Ciao a tutte/i,
se vi va vorrei parlare ancora di potere.

Io ho una mamma che ha un grande potere personale, molto volitiva, una che fa da sola tutto, e se guardo il suo tema come parla... sole, luna, mercurio che incontrano plutone negli aspetti, marte nello scorpione.
Lei esprime sempre valori di realizzazione, lavoro, ma nelle emozioni tanto caos, eppure credo che ci sia dentro di lei tutto un mondo di dolcezza, sensibilità che non ha potuto esprimere perchè mio padre non c'è stato mai e quante litigate, quante tensioni.

Come convive una donna con il potere?
Come si combinano, se si combinano, tra loro forza, determinazione, azione con nutrimento, protezione, calore?

La donna oggi fa carriera in tante professioni che prima erano solo maschili. I tribunali sono pieni di avvocatesse, di giudici donne nei primi gradi, solo in appello ci sono ancora solo uomini... ma non per molto.

Che ne pensate?
Un caro saluto, Simona

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 1
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A CURA DI
 - inserita il 22/11/2007 15:17:03

- Cara Simona,
la tua è una domanda complessa come complesso è il tema del potere femminile. A mio parere la donna di oggi è ancora alla ricerca di una sorta di equilibrio in questo senso. Per tantissimo tempo ha 'incarnato' esclusivamente il ruolo lunare (il materno)lasciando da parte e quindi non vivendo la parte venusiana. Magari era in grado di viverla solo nella prima giovinezza perchè poi, da sposata, tutte le energie venivano impiegate nel suo essere madre dimenticandosi completamente del principio di piacere venusiano.
Oggi, a volte, la donna sembra sbilanciarsi troppo verso l'imitazione del maschile proprio a causa di questa 'scissione'- che chiamerei sociale oltre che psicologica - sostenuta per lungo tempo. Una scissione che il mondo maschile, tra l'altro, fa più difficoltà ad integrare. A mio parere, si dovrà ricomporre mano a mano e sempre di più anche questa parte della psiche cioè Venere. Ai nostri tempi la donna sta cercando di integrare queste due parti del femminile e, come in tutte le cose, per 'aggiustare' il tiro occorre del tempo. Nel Mito si racconta di quel gruppo di dee chiamate 'vergini' che in grecia rappresentavano una sorta di integrità interiore. Vergine significa, infatti, 'una in se stessa' quindi un tipo di donna determinata, capace di raggiungere i suoi obbiettivi e che, fondamentalmente, non ha bisogno di una relazione per esistere. Poi c'è, invece, il gruppo delle Dee Vulnerate che hanno un grandissimo bisogno di realizzazione attraverso la relazione (figli, marito, madre). Vulnerate perchè, appunto, più esposte a soffrire a causa della relazione. Venere invece si pone al centro di questi due gruppi (tant'è che la si ritiene una dea alchemica) non rappresentando nè l'uno nè l'altro in quanto può vivere entrambe le situazioni rispettando la sua individualità. Venere dunque non è il principio di procreazione come la Luna, ma può anche procreare e nel contempo dedicarsi a far crescere la propria individualità coltivando la propria autostima. Venere cerca sempre una relazione paritaria di scambio e di amore, mai di bisogno. E lo scambio sottende a individualità intere e non mezze parti. Una metà cerca l'altra metà per stare in piedi e questo non è da...Venere.

Un abbraccio


Nazzarena
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