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LA POESIA "GABBIANI" È DI VINCENZO CARDARELLI :)
discussione inserita da Shay |
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Cara Nazzarena,
questa bella poesia che ho visto nelle News de forum, postata da Manlio M.è stata donata da un amico a S.Stefano, anche a me!Firma: autore anonimo!!
Ero molto curiosa di sapere chi l'avesse scritta,e l'ho postata su Eridano School,così Alessandra una ragazza molto gentile mi ha comunicato poco dopo,che l'autore è appunto Vincenzo Cardarelli così t'informo perchè anche le altre sue poesie son molto belle!
Ti metto una breve biografia,(spero che faccia piacere anche a Manlio,perchè Alessandra ha svelato l'autore a me, e io informo voi:) che avevo trovato a riguardo, in un'articolo completo di sue poesie:
"Vincenzo Cardarelli: poesia e solitudine"
di Anna Intartaglia
"Alle origini della mia poco felice esistenza c'è un romanzo che non ho mai avuto voglia di raccontare". Così parla di sé Nazareno Caldarelli, più conosciuto come Vincenzo Cardarelli. Infatti, della prima giovinezza di questo straordinario Autore si sa poco: nacque a Corneto Tarquinia, in provincia di Viterbo, il 1 maggio 1887, e vi trascorse l'infanzia, segnata da una menomazione al braccio sinistro e dall'impossibilità di proseguire gli studi dopo le elementari (studiò da autodidatta), e parte dell'adolescenza.
A causa dell'abbandono del padre e della morte prematura della madre fu spesso affidato alle cure di estranei, cosa che contribuì a sviluppare il suo senso di solitudine e di insofferenza per la sua città natale. A 17 anni fuggì da Corneto e iniziò il suo viaggio verso Roma, facendo, per mantenersi, i lavori più strani: vigilante in un deposito di orologi, amanuense nello studio di un avvocato, contabile; infine iniziò la sua attività giornalistica. Furono gli anni delle prime poesie e della sua relazione con Sibilla Aleramo. Tra i suoi scritti ricordiamo "Viaggi nel tempo", "Solitario in Arcadia", "Il cielo sulle città", "Sole a picco" (Premio Bagutta 1929) e le "Poesie" (Premio Etna-Taormina 1959) La sua sensibilità, affinata dall'inquietudine che accompagnò la sua giovinezza, traspare nelle sue liriche intense e originali, seppure di sapore leopardiano, caratterizzate dai temi della solitudine, del distacco e della morte.
"Viviamo d'un fremito d'aria, d'un filo di luce, dei più vaghi e fuggevoli moti del tempo, di albe furtive, di amori nascenti, di sguardi inattesi. E per esprimere quel che sentiamo c'è una parola sola: disperazione". Morì nel 1959, povero e solo come aveva vissuto, all'età di settantadue anni.
Qui di seguito un'altra sua poesia:
"Attesa"
Oggi che t'aspettavo non sei venuta.
E la tua assenza so quel che mi dice,
la tua assenza che tumultuava,
nel vuoto che hai lascito,
come una stella.
Dice che non vuoi amarmi.
Quale un estivo temporale
S'annuncia e poi s'allontana,
così ti sei negata alla mia sete.
L'amore, sul nascere, ha di questi improvvisi pentimenti.
Silenziosamente ci siamo intesi.
Amore, Amore, come sempre,
vorrei coprirti di fiori e d'insulti.
"Gabbiani"
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
(Ancora una volta, in Cardarelli, è lo spettacolo della natura ad essere un pretesto per iniziare una meditazione esistenziale. Il poeta guarda il volo dei gabbiani e pensa alla propria vita, paragonando se stesso a quel vagar perpetuo degli uccelli. Cardarelli non conosce la meta dei gabbiani, li vede sempre in movimento : " Non so dove i gabbiani abbiano il nido/ove trovino pace".
Il volo senza sosta degli uccelli è incredibilmente simile a quella che è la sua vita: i gabbiani, quindi, come simbolo, metafora, di se stesso.
La lirica testimonia la dolorosa condizione di chi si avvicina alla felicità, senza afferrarla mai concretamente :"La vita la sfioro/ com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo."
La propria esistenza è come il mare: inafferrabile ed instabile.
Il grido di Cardarelli è quello di chi vorrebbe vivere con serenità il proprio cammino, ma : " Il mio destino è vivere balenando in burrasca".
E' quindi la forza bruta e misteriosa del destino a vincere quelli che sono i suoi desideri. Negli ultimi versi Cardarelli evidenzia la differenza che c'è tra lui ed i gabbiani: " E come forse anch'essi amo la quiete,/la gran quiete marina ,/ma il mio destino è vivere/ balenando in burrasca" .I gabbiani, infatti, rispondo ad una necessità puramente vitale, mentre il poeta si sente condannato ad una condizione di precarietà.
In questi versi racconta l'ansia della sua vita, il suo vagar alla ricerca della serenità.
Il linguaggio adottato è limpido, i periodi brevi e concisi. Il metro usato è composto prevalentemente da endecasillabi e settenari. "Gabbiani" è tratto da "Poesie", del 1942. )
"Passato"
I ricordi, queste ombre troppo lunghe
del nostro breve corpo,
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo,
i lugubri e durevoli ricordi,
eccoli già apparire:
melanconici e muti
fantasmi agitati da un vento funebre.
E tu non sei più che un ricordo.
Sei trapassata nella mia memoria.
Ora sì, posso dire
che m'appartieni
e qualche cosa fra di noi è accaduto
irrevocabilmente.
tutto finì così rapido!
Precipitoso e lieve
il tempo ci raggiunse.
Di fuggevoli istanti ordì una storia
ben chiusa e triste.
Dovevamo saperlo che l'amore
brucia la vita e fa volare il tempo.
Spero di esser stata utile.
Un saluto Shay:)
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A CURA DI
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- inserita il 10/01/2010 22:52:52
- Sono molto contenta che in questo intenso e poliedrico forum ci sia spazio anche per la poesia. Io adesso sto lavorando una complessa, ma stimolante ricerca sui poeti della nostra Regione. Un saluto!:-)
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francesca |
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- inserita il 11/01/2010 23:42:37
- Ciao Francesca,:)
Sai in questi giorni,nei testi di vecchie canzonì,rilette dopo tanti anni,(allora ero una bambina),stò trovando un forte nutrimento interiore, sono per me delle poesie cantate in musica...
Questa è una delle canzoni che mi ha suscitato molto e la condivido con te perchè merita.
Testo "Occhi di donne"
Grazia di Michele
Hanno occhi hanno occhi
d'aprile le donne che amano
ed un vento sottile sottile
che le svaga i pensieri
hanno occhi hanno occhi
di mare le donne che aspettano
e camicie leggere leggere
allacciate sui cuori
hanno occhi di viole
le donne quando restano sole
Hanno occhi hanno occhi
d'oriente le donne che pregano
ed un velo prudente prudente
che nasconde il viso
hanno occhi hanno occhi
di gatto le donne che giurano
e nascoste sul tetto sul tetto
ali per l'infinito
hanno occhi di ghiaccio
le donne che hanno perso un capriccio
Occhi di rabbia donne che cantano
che hanno la vita dentro una gabbia
occhi di grano donne che bruciano
quando ti amano con tutta l'anima
occhi di nuvole occhi di lacrime
occhi di mandorle occhi di donne
Hanno occhi hanno occhi
di sposa le donne che sognano
ed in mano una rosa una rosa
e collane di spine
hanno occhi hanno occhi
di stelle le donne che dormono
ed un'aria incosciente incosciente
tornano bambine
hanno occhi di sole
le donne che hanno visto il tuo cuore
Occhi di rabbia donne che cantano
che hanno la vita dentro una gabbia
occhi di grano donne che bruciano
quando ti amano con tutta l'anima
occhi di nuvole occhi di lacrime
occhi di mandorle occhi di donne.
Ti metto anche una parte di questa perchè vale :
"Confini"
« Confini... in un mondo in cui quelli vecchi vengono cancellati e qualcuno vorrebbe crearne di nuovi, solo quelli delle emozioni continuano a nascere e a morire semplicemente, senza un disegno umano, un secondo fine, un'imposizione, ma solo perché seguono il battito del cuore, il profumo di un ricordo, una sensazione... . » Grazia Di Michele nota all'interno del disco...
Credo che rispecchi perfettamente ciò che stà avvenendo in questo momento sul pianeta...Non sono riuscita a trovare il testo integrale della canzone,ma ti metto il link di you tube per ascoltarla se vuoi,
http://www.youtube.com/watch?v=qP-jjqyAdeE.
L'autrice è una bilancina nata il 9.10.1955 a Roma,non conosco l'orario di nascita però.
Le poesie marchigiane,molto bella la tua ricerca complimenti,se ti andrà di condividere qualcosina posta pure:) a me fà piacere!
Ho vari libri di autori marchigiani non famosi, contemporanei,ma molto profondi,perchè la poesia vibra in ogni cuore in ogni attimo,in ogni fase di vita,solo che a volte catturati dagli eventi,(e dalle prove) ci dimentichiamo che la vita stessa, è poesia oltre che la nostra scuola di vita, perchè c'insegna a vivere x diventare uomini e donne migliori.
Ti auguro buon lavoro:)
Ciaooo:)
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Shay |
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- inserita il 14/01/2010 17:36:15
- Grazie ancora Shay per i tuoi spunti di riflessione edi emozione...
A proposito del mio lavoro sui poeti delle marche, mi piacerebbe dedicare a te e a chi ci sta leggendo dei versi molto intensi di Eugenio De Signoribus:
"Anche il nido che apparì ideale
a un'ora mai attesa si sfacela
e nessuna coscienza si ribella
a ciò che senza rumore scompare"
(Da "Istmi e Chiuse", ora nella raccolta antologica "Poesie" edita da Garzanti)
See you soon:-) Francesca
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francesca |
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- inserita il 15/01/2010 12:05:16
- Cara Francesca,
conosci il poeta 'nostrano' Francesco Scarabicchi? Dalla sua raccolta 'Assenze':
1.L'Ignota
'Infiniti gli istanti in cui s'addensa
l'immensa notte di parole spente,
la mai udita verità del senso.'
2.Fili
'Migrano quando è presto
pensieri come scie, a scomparire.'
Un abbraccio. A presto!
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Nazzarena |
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- inserita il 17/01/2010 16:53:26
- Cara Francesca,
sono felice che i miei spunti ti sian piaciuti:),e grazie per la poesia,molto bella,ti mando ora questa poesia estratta dal libro di poetesse marchigiane "Là ove luce si posa":
"Fantasia"
Ruberò ad Alice
il paese delle meraviglie,
a Biancaneve l'amore dei sette nani.
Con la magia
della fata di Cenerentola
e la voglia di rimanere piccola
di Peter Pan
libererò i sogni bambini
e con i sassolini di Pollicino
ritroverò la strada persa,
per risalire
l'arcobaleno della mia vita.
Nuovo rigore
mi doneranno
le ali della fantasia
e ti ritroverò,
amore io,
sull'isola che non c'è.
Autrice:
"Luciana Interlenghi".
A presto
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Shay |
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- inserita il 17/01/2010 19:05:39
- Conosco bene Francesco dalle sue poesie, che amo... mi piacerebbe incontrarlo di persona, anche per metterlo debitamente al corrente del progetto antologico in cui si trova incluso...
Per Shay: potresti darmi il riferimento dell'antologia di poetesse marchigiane (titolo, casa editrice, ecc.)?
Grazie a tutte e due per i preziosi spunti, un abbraccio
Francesca
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francesca |
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- inserita il 19/01/2010 13:03:46
- Ciao Francesca,
La collana Sguardi di donne è una collana pubblicata dalla biblioteca Silvio Zavatti di Civitanova Marche, la poesia mandata sulle fiabe è dell'ultimo libro "Là ove luce si posa"(a me è stato regalato),puoi sentire la biblioteca se li vende,eran vendibili alla fiera Cartacanta...sono tutte poetesse marchigiane le autrici.
Questo è il sito.
http://www.bibliotecazavatti.com/
Un saluto
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Shay |
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