Per ricevere informazioni inserisci il tuo indirizzo Email
 
       

 

   
DISCUSSIONI
RISPOSTE
  Il Risveglio Centro Studi
120
1608
       
  IL RE DEL MARE: POSEIDONE
discussione inserita da Alessia
 

Il mito ci descrive questo Dio imponente, con capelli lunghi ed arricciati che fanno pensare alle onde del mare. Il suo aspetto era maestoso, la sua abitazione uno splendido palazzo adorno di oro e perle, situato nelle profondità degli abissi marini...

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 23
Inserisci una risposta a questa discussione
 
 
 
A CURA DI
 - inserita il 06/05/2008 13:38:38

- ...Era armato di un enorme tridente e talora emergeva sulla superficie dell'acqua, trasportato da un bellissimo carro a forma di conchiglia, trascinato da delfini e cavallucci marini. Faceva alzare le onde e le placava a suo piacimento. Era in grado di far emergere un'isola in mezzo ad un arcipelago o di far sorgere una fonte per dissetare i viandanti. Nell'antica Grecia marinara, il culto di questo Dio ebbe grande diffusione, in special modo ad Atene, a Corinto e nelle isole. Ogni quattro anni, nell'istmo di Corinto, venivano celebrati, in suo onore gli splendidi "Giochi istmici".

("Nettare per gli Dei, spade per gli Eroi" edizioni Il Capitello)


Alessia
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 - inserita il 07/05/2008 18:21:50

- Ho pochissime e pressoché scarse nozioni di mitologia. Internet può essere una fonte ma preferisco di gran lunga i libri e al momento ne tengo uno soltanto. Quello a cui faccio riferimento è un breve testo di circa 200 pagine, appartenente ad una collana di narrativa per le scuole medie, le stesse che frequentai. Mi affascina lo stile romanzato, nonché fiabesco e un po’ fantastico, con cui vengono descritte le "leggende" del mondo antico. Serve anche per introdurre, astrologicamente parlando, un discorso ovviamente legato a Nettuno, così come lo appellarono i latini. Sarebbe bello, in questo senso, tentare di capirci qualcosa in più, anche se, mi rendo conto, qui andiamo "sui piani alti" il che, è diverso, per quanto mi riguarda, dal fare due passi comodamente adagiati sul soffice manto erboso della superficie terrestre. Si fa molta fatica anche a credere di poter concretamente descrivere quei soprendenti ed incantevoli aspetti della realtà, che in effetti, tuttavia, esistono. Grazie.

Un caro saluto.



Alessia
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 - inserita il 08/05/2008 18:15:50

- A livello astrologico Nettuno è simbolo delle profondità inconsce che dominano il conscio, poiché le abissali profondità marine sono anche simbolo dell’inconscio e il deposito rimosso di tutti gli archetipi. Nettuno rappresenta tutte le metamorfosi psichiche e i grandi cambiamenti nella visione esistenziale della vita e, soprattutto nei Transiti, spinge verso forme e bisogni diversi, sommuove le profondità dell’essere e apre a nuovi orizzonti spirituali e psicologici. Può produrre grandi realizzazioni spirituali con una costante elevazione, favorisce l’esperienza mistica, ma può favorire anche... i ‘paradisi artificiali’.
In astrologia è forse il pianeta più complesso e ricco di valori e si presta alle interpretazioni più profonde e sorprendenti. E’ considerato (insieme a Urano e Plutone) uno dei tre pianeti ‘collettivi’ nel senso che la sua espressione è innanzi tutto generazionale. Gran parte della simbologia nettuniana è in fase di sperimentazione, quindi quello che è certo è che è diventato il simbolo di tutto quello che in ciascuno di noi non è conscio e visibile.

(In parte tratto da Astrologia e Mito di R.Sicuteri)


Nazzarena
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 - inserita il 09/05/2008 12:08:20

- Oceani, abissi di silenzio.
Non ci sei.
Nebbia.
Sogno sospeso.
E' come quando ascolti una canzone che ti prende, la canzone ti entra dentro e non sai dove è la canzone e dove sei tu, cosa è la canzone e cosa sei tu. E' come quando dipingi e mente e mano vanno insieme e neanche te ne accorgi, inspiri ed espiri ma non ci sei, non c'è tempo, non c'è luogo.
Ispirazione.
Fantasia.
Non puoi dirlo a parole, puoi solo sentire.
Simona


Malaika
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 - inserita il 15/05/2008 10:52:58

- Cara Simona,

si, da quanto ho capito (il che non credo sia sufficiente) Nettuno ha (tra le altre) anche questa "prerogativa" di insinuare dubbio e confusione nell'animo umano. Li per li è una sensazione piuttosto spiazzante, apparentemente indipendente, dalla nostra volontà. Col tempo se si riesce a dare significato a quanto accade, gli eventi acquisiscono una forma chiaramente visibile e perciò interpretabile. Contemporaneamente anche la nostra personalità si evolve in una direzione sempre più prossima al progetto che il Sole ha scelto di realizzare in questa vita.
Che ne pensi?

Cari Saluti





Alessia
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 - inserita il 15/05/2008 12:25:14

- ... e aggiungo... che ne pensate?
Buona giornata a tutti.


Alessia
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 - inserita il 16/05/2008 10:18:13

- Cara Alessia,
indubbiamente Nettuno, essendo una funzione transpersonale, non 'lavora' più per l'Io anzi 'lavora' per 'dissolverlo'. C'è da specificare però che 'trascendere' l'Io non significa 'cedere' la propria identità a qualcuno o a qualcosa (è qui il pericolo nettuniano), ma tutt'altro! L'identità dev'essere forte e strutturata (quindi occorre aver fatto bene tutti i passaggi precedenti a Nettuno)per poter essere trascesa. E trascendere, in termini più terra - terra, significa 'andare oltre l'ego, ossia non pensare solo ed esclusivamente al proprio orticello personale ben recintato e protetto, ma occuparsi anche dell'umano e comunque di qualcosa che dia sostegno e migliori il mondo intorno a sè. Un transito di Nettuno, molto spesso procura sì 'confusione', ma soprattutto nelle persone che fanno della 'mente' il punto primario di riferimento e allora Nettuno fa capire che la mente...mente; di solito Nettuno 'cambia' le priorità ossia ciò che prima era molto importante per l'io e/o per l'esteriorità, viene 'sacrificato' per qualcosa di più...elevato.

Buona giornata!


Nazzarena
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 - inserita il 20/05/2008 15:09:30

- Cara Nazzarena, grazie per i numerosi argomenti che condividi. Facilitano la comprensione di questa interessante (e mi rendo conto, assai vasta) disciplina, l'Astrologia, ben specificata dal tuo indirizzo di studi.
Ciò che scrivi aiuta a prendere coscienza di come in effetti spesso "ci applichiamo".
La mente...mente quando cerca di aggrapparsi a qualcosa di esterno per deresponsabilizzarsi di alcuni vissuti non troppo gratificanti. Mente anche quando non distingue il suo più naturale e spontaneo bisogno di vicinanza tra gli esseri umani.
Essa è tuttavia da onorare.
Il dizionario etimologico ne illustra i seguenti significati: "...pensiero, intelletto o abilità nel riflettere, misurare, ponderare le idee...creare, formare, generare". Di seguito è considerata "la facoltà più eccellente dell’anima con la quale l’uomo concepisce, intende e conosce". Il "Cogito ergo sum" cartesiano proclamava a gran voce "Penso dunque sono" per affermare che pur non disponendo di alcuna certezza, l’uomo è sicuro di esistere in quanto soggetto che dubita, che pensa.
Successivamente, ad una più profonda analisi, si rende conto di essere esattamente quello che pensa egli sia o meglio ancora, di ricevere "identità" da tutto ciò con cui i suoi sentimenti si sintonizzano...

Cari Saluti.


Alessia
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 - inserita il 21/05/2008 09:29:24

- "...La definizione di Dio come essere perfettissimo, eterno e immutabile, implica l'impossibilità stessa di una nozione prodotta dall'imperfezione umana. Il solo pensare l'assoluta perfezione divina implica perciò la reale esistenza di Dio perché il perfetto non può scaturire dall'imperfetto, una qualità maggiore non può scaturire da una minore. Se Dio esiste, perfetto e infinito ("sostanza infinita, eterna, immutabile, onnisciente, onnipotente, e dalla quale io stesso, e tutte le altre cose, siamo stati creati e prodotti") deve avere in sé anche la qualità di non essere un Dio ingannatore, in quanto la perfezione è benevola".

(René Descartes)


Alessia
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 - inserita il 21/05/2008 09:54:31

- "L'ultimo passo della ragione è di riconoscere che ci sono infinite cose che la sorpassano". (Blaise Pascal)

"Ho dovuto sopprimere il sapere per far posto alla fede". (Immanuel Kant)


Alessia
 --------------------------------------------------------------------------------------------
 
 
1 l 2 l 3