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IL LEONE E IL MITO del 19/08/2007
 
Al Leone è legato il Mito di Eracle, figlio di Zeus il quale, per ingannare Alcmena, (moglie di Anfitrione), che non cede alle sue lusinghe, prende le sembianze del di lei marito e nasce Eracle, o Ercole. Era, gelosissima moglie di Zeus, manda due serpenti per soffocare il neonato; ma il bimbo è fortissimo e li uccide. Crescendo, Eracle viene giudicato il Gigante Buono perché usa la sua forza solo per difendersi e difendere, mai per attaccare.
A un certo punto, però Era, ancora in preda alla gelosia per il tradimento del marito, fa impazzire Eracle che, preso da furia improvvisa, getta nel fuoco i figlioletti.
Ritornato in sé Eracle si strugge nel rimorso, nel senso di colpa; per sollevarlo da tanta disperazione, il suo amico Teseo gli consiglia di consultare l’Oracolo a Delfi. Lì gli viene suggerito di mettersi, per espiazione, al servizio del Re Euristeo che gli impone le famose dodici Fatiche.
La fatica, legata al Segno Leone, consiste nell’uccidere il Leone di Nemea, invulnerabile a tutte le armi allora conosciute.
Dopo un terrificante corpo a corpo nel fondo di una caverna in cui la bestia si è nascosta, Eracle uccide il Leone, lo scuoia, ne indossa la pelle come trofeo e si mette in testa il suo cranio a mò di elmo. Il Leone non è visto, nel Mito di Ercole, come animale regale ma come pura forza bestiale.
Il Leone si nasconde in una caverna, rifugio ma anche pericolo mortale per chi vi sosta troppo a lungo. Eracle, ci rimane il tempo indispensabile per uccidere la belva ed uscirne Vincitore.

 

 
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