"Come ultimo segno dello Zodiaco, rappresenta il ricongiungimento dell'Io al Sé. Significa essere così forti, così solidi ed aver riconosciuto che la diversità è veramente l'anima del mondo al punto da ritornare a potersi sentire parte di questo TUTTO. Se il compito finale dell'Acquario è quello di riconoscere la diversità come una ricchezza, i Pesci non si pongono più il problema della diversità: sanno di essere diversi anche perchè spesso hanno fatto i conti con la loro diversità vivendo il senso di emarginazione che questa diversità ha procurato. E' un segno che comprende l'Umanità. Per i Pesci l'uomo è uomo e l'umano comprende dall'ultimo relitto fino al santo, al guru. Chi ha valori Pesci in qualche modo deve occuparsi di umano o della scoperta di qualcosa che prima non c'era. Molti ricercatori hanno valori Pesci: non hanno scoperto qualcosa di nuovo, ma semplicemente quello che prima non si vedeva (Galileo Galilei stesso era un Pesci). La grande capacità dei Pesci è, come ultimo segno - quindi il più forte in assoluto - di sentire tutti i bisogni negativi e positivi dell'umanità senza esserne coinvolto o, per meglio dire, 'trascinato' se non vuole esserlo. La capacità fondamentale dei Pesci è dunque quella del 'distacco',cioè sentire tutto ciò che scorre negli altri, ma restare un'individualità ben distinta e solida. Per questo i Pesci, molto spesso, hanno a che fare con il 'servizio' e i lavori di 'sostegno'. 'Trascendere' ossia 'andare al di là' e non girare più solo intorno al proprio 'Io'è ciò che consente di fare questo 'salto'."

(Da un Seminario di Lidia Fassio)