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LA DONNA PESCI del 24/02/2009
 
"Bisogna innanzitutto comprendere che la donna del segno dei Pesci non è per nulla fragile né debole come troppo spesso sembra essere messo in evidenza sui manuali: i Pesci sono l’ultimo segno e, proprio per questo si avvalgono dell’esperienza di completezza, quanto meno a livello profondo. Ci sono alcune qualità che devono essere comprese nella loro interezza: sicuramente questa donna è estremamente sensibile, porta dentro di sé qualcosa di universale che preme per staccarla dalla dimensione ordinaria e quotidiana e questo verrà portato da questa donna nel suo “materno” che si esprimerà prepotentemente in una trasmissione osmotica di un senso di infinito e di fantastico.
E’ una donna molto nutrente ma non sul piano fisico e materiale: è molto più “psichica” la sostanza che riesce a trasmettere agli altri e ai suoi figli e, per questi ultimi, si tradurrà da adulti in una sorta di ispirazione interiore che invita a non scoraggiarsi di fronte a nulla che sia umano, ed in una dimensione creativa che dovrà essere canalizzata perché, in caso contrario, rischia di diventare una difficoltà con il vivere quotidiano e con tutto ciò che è pratico e ordinario ed un’impossibilità di entrare in contatto con la propria totalità.
La donna Pesci ha dentro di sé qualcosa di Dionisiaco che dovrà essere integrato attraverso una dimensione “spirituale” altrimenti si manifesterà sotto forma di ombra, di frammentazione e di caoticità. In realtà Dioniso mantiene sempre un grande rapporto con questo segno e, soprattutto nel mondo femminile riesce ad imprimere la vita nelle sue dimensioni più arcaiche che possono esprimersi attraverso aspetti che sembrano passare attraverso strane forme di possessione che – come ben sottolinea Hillman – è la dimostrazione che anche l’anima sperimenta la vera passione .
In effetti, la donna Pesci spesso è nutrita interiormente da questa intensa passione che a volte la porta a trascurare i suoi più grandi bisogni per soddisfare quelli di altri; dobbiamo prendere in considerazione il pianeta Nettuno per comprendere bene perché i Pesci sono in contatto strettissimo con il “sacrifico”, che non può essere materiale e deve quindi esprimersi su un piano ideale e spirituale: la figura sacrificale si immerge in un destino di espiazione e di sofferenza, ma dietro ci deve essere questo “ grande ideale” …che è il solo che deve ispirare e che non può avere una contropartita in realtà perché se così non è Dioniso si presenta nella sua veste ombra ed irrompe per soddisfare una sete di potere che è oscuro perché viene negato a livello cosciente. Se questa parte non viene riconosciuta dalla donna, l’elemento che può risalire dalle correnti profonde può giungere sotto forma di “dissoluzione” contro il cui potere i nostri fragili valori personali e la nostra piccola coscienza non possono far fronte perché si tratta del dolore dell’anima che soffre perché sente di non potersi affrancare da ciò che è collettivo e perciò destinata inevitabilmente a vivere in una situazione di solitudine e di annientamento interno che le farà perdere contatto con la fonte ispiratrice vitale, con la spiritualità e il senso di unità; la donna invece che accetta questa dimensione trova dentro di sè il suo “padre spirituale ” e impara il senso della “compassione e del perdono” perché proprio queste due qualità appartengono al segno dei Pesci, a Nettuno e alla dimensione luce di Dioniso che permette di accogliere la vita nella sua espressione totale fatta anche di delusioni, di amarezze e di precarietà umane raggiungendo quell’umana considerazione del mondo che permette di vivere con tolleranza.
La dimensione positiva di Dioniso ha a che fare con la vera libertà personale quella che giunge quando riusciamo ad abbandonare il nostro giudice interno e a spingerci verso le direzioni che più sono vicine a noi e alla nostra essenza.
Il segno dei Pesci ci dice che possiamo “servire” gli altri con amore e compassione solo quando abbiamo la certezza che stiamo facendo il nostro percorso e che siamo sulla strada che abbiamo scelto, altrimenti sacrifichiamo la vita individuale e il collettivo finirà per travolgere ciò che c’è dentro scollegandoci dalla nostra anima.
La donna dei Pesci è molto vicina a queste dimensioni pero’ per raggiungerle deve crearsi uno spazio interno protetto da confini che siano capaci di difenderla quando si deve ritirare per ritrovare sé stessa e il suo senso di partecipazione; sensibilità, profondità e ricettività sono gli strumenti che le permettono di affrontare e di risolvere i principali problemi della vita.
La donna dei Pesci generalmente sembra poco pratica, quasi incapace di muoversi nel mondo del “fare”, tuttavia è incredibilmente aperta ed empatica verso gli altri e conosce la strada per uscire dalle situazioni umane e proprio questo ha da offrire al mondo: una sorta di filo di Arianna che non è nient’altro che la possibilità di conoscere e di affrontare la vita nella sua completezza.
Nella dimensione materna la donna Pesci deve conoscere questi suoi lati, deve averli portati a livello cosciente per evitare di trasmettere inquietudine, timore, caos nonché fragilità e porosità che distruggerebbe le sue creature che verrebbero esposte alla contaminazione della sua possessione dell’anima senza poter loro offrire quel supporto che deriva dalla comprensione cosciente degli aspetti più intimi e profondi di sé."

(Lidia Fassio)

 

 
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