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GEMELLI (LIZ GREENE) del 22/05/2010
 

"Ho lottato contro il mio gemello, il nemico in me, Fin quando non cademmo entrambi per la strada..." (B.Dylan)


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"I gemelli hanno sempre avuto una connotazione numinosa. Malgrado le nostre attuali conoscenze dei processi biologici che conducono alla nascita di gemelli identici, è nondimeno affascinante guardare due persone che sembrano un solo individuo, e che invece non lo sono. Diverse coppie di gemelli sono state poste in analogia con la costellazione dei Gemelli e tutte hanno questa affascinante qualità. I gemelli Castore e Polideuce (Polluce per i Latini) sono la coppia solitamente posta in analogia con le stelle della costellazione dei Gemelli. Essi erano figli di Leda, moglie di Tindaro re di Sparta. Zeus si trasformò in cigno per corteggiarla e, come risultato della loro unione, ella depose due uova. Da un uovo uscirono Castore e Clitennestra. Questi due erano mortali in quanto figli di Tindaro. Dall'altro uovo scaturirono Polluce ed Elena, figli di Zeus. Dunquew due coppie di gemelli nella leggenda, una maschile e una femminile: Castore e Polluce, chiamati Dioscuri - che significa figli di dio - e Clitennestra ed Elena. Uno di ogni coppia è mortale, l'altro immortale. In tutto ciò è raffigurato non soloil tema dei fratelli ostili (o delle sorelle ostili) ma anche quello delle anime gemelle fratello-sorella. Nella leggenda, Castore e Polluce litigarono con altri due gemelli, Ida e Linceo; e, nello scontro che ne seguì, Castore, quello mortale, fu ucciso. La disperazione per la morte del suo amato fratello fu così grande che Polluce pregò suo padre Zeus di resuscitarlo o, almeno, di accettare la sua vita come riscatto. Zeus, stranamente, mostrò compassione e permise loro di godere alternativamente delle gioie della vita e dei dolori della morte trascorrendo un giorno nel sotterraneo regno di Ade e un giorno nella dimora celeste dell'Olimpo. Questi due gemelli rispecchiano l'esperienza ciclica della contrapposizione, poichè quando sono mortali devono 'assaggiare' la morte e il buio ma quando sono divini essi 'gustano' i piaceri degli dèi. Generalmente si dice che i Gemelli sono un segno lunatico, incline ad oscillare dall'euforia alla depressione. Ciò non deve meravigliarci se consideriamo il fatto che questo mito raffigura chiaramente il conflitto individuale tra l'essere schiavi del proprio involucro mortale, unito al senso di smarrimento e di morte che vi si accompagna, e l'elevarsi al regno dello spirito e della vita eterna. I miti connessi alla nascita di "gemelli celesti" - uno di solito rappresenta il Bene e l'altro il Male - sono presenti in varie mitologie. Talvolta essi sono entrambi personalità benigne per l'umanità, ma, molto più spesso uno di essi personifica la luce e l'altro il buio. Nella mitologia romana abbiamo Romolo e Remo: Remo è il fratello 'oscuro' che cerca di distruggere il fratello 'luminoso'. Questo duello fra luce e tenebra evidenzia un profondo dilemma umano, il problema che Jung definiva come 'ombra', nemico interiore ma anche fratello, nato dallo stesso grembo che non può mai essere sconfitto ma che, comunque, deve essere eternamente combattuto. Un'altra personificazione di questo conflitto possiamo trovarla in Caino e Abele, che, sebbene non gemelli, rappresentano nondimeno una polarità: Caino è il fratello 'oscuro' e Abele è quello luminoso..."


(Da Astrologia e Destino di Liz Greene)

 

 
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