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LA TERZA CASA (D.RUDHYAR) del 28/05/2010
 

"Quando un testo di astrologia parla della Terza Casa come di quella dei 'fratelli e delle sorelle, e dei parenti stretti', in realtà vuol significare l'ambiente attorno al neonato e, man mano che cresce, i suoi rapporti con esso. Ogni cosa in questo ambiente influenza il bambino ed è grazie a questo contatto che egli giunge a scoprire il limite delle sue possibilità e a differenziarsi, come organismo vivente dotato di un particolare tipo di coscienza, dal mondo esterno....Il rapporto del bambino con il suo ambiente è fondamentale per la formazione del suo carattere e del suo atteggiamento verso la vita. Tale rapporto esiste per la semplice ragione che nessun organismo vivente nasce nel vuoto...Ogni organismo deve per prima cosa conquistare il suo 'spazio vitale'. In molti casi, tale conquista implica una lotta, anche nel caso in cui è solo una lotta per attirare e mantenere l'attenzione della madre che gli fornisce il cibo necessario, e che col suo amore gli dà un senso di sicurezza e di benessere.I fratelli e le sorelle possono essere o possono sembrargli degli ostacoli per ottenere questa attenzione, e quindi possono essere considerati come rivali.....La Terza Casa si riferisce non solo alla natura dell'ambiente e alle persone che agiscono dentro di esso - parenti, ecc. - ma pure allo sviluppo dell'intelligenza ed infine dell'intelletto analitico e della scienza empirica. Ciò che differenzia questa Casa da quella opposta, la Nona Casa, è che la Terza Casa si riferisce ad esperienze riguardanti contatti personali e diretti con l'ambiente vicino all'individuo, mentre la Nona riguarda esperienze che possono avvenire solo in termini di cooperazione tra gli esseri umani....Nella Terza Casa la 'comprensione' è ancora molto rudimentale, caratteristicamente empirica; essa mette insieme osservazioni personali, le classifica e le sistema in un insieme pratico di regole. ...La mente del tipo Terza Casa generalizza il meno possibile. E'comportamentista, pragmatica, tecnica. Essa vuole semplicemente sapere 'come' fare le cose per ragioni pratiche. ...E'la mente dello specialista, non del 'generalista'...Egli apprende a comunicare con altri uomini, sebbene questa comunicazione si riferisca e risponda essenzialmente a scopi pratici, a come sopravvivere e infine a come sentirsi felici e personalmente gratificati nel proprio ambiente...Nella Prima Casa la parola chiave era ESSERE - cioè, scoprire cosa siamo e chi siamo, e affermare la nostra individualità. Nella Seconda Casa scopriamo e sperimentiamo il tipo di sostanza materiale - biopsichica, socioculturale e finanziaria - che possediamo e che quindi sta a noi USARE. Nella Terza Casa riusciamo a capire come E'MEGLIO usarla nell'ambiente in cui deve essere usata;...La nostra attuale società è affascinata dalla conoscenza tecnologica e dalla cultura del "come fare". Con i computer ha acquistato la capacità di immagazzinare, correlare e rendere disponibile un'enorme quantità di informazioni. Questa capacità è tipica della Terza Casa. Può essere una maledizione o una benedizione, e ciò dipende dalla forza e dalla validità dell'immagine che l'uomo ha di se stesso e dell'Universo. ..."


(Da: Le Case Astrologiche di Dane Rudhyar)

 

 
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