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"LA COSTELLAZIONE DEL CANCRO, del 22/07/2011
 

"... come dice uno scrittore, è la figura meno appariscente dello zodiaco.Persino l'umile Granchio non è stato sempre un crostaceo: gli Egizi vedevano in lui un coleottero intento a sospingere un bolo di sterco. Si trattava dello scarabeo, il simbolo dell'immortalità, con il suo rotondo bolo di terra tra le tenaglie. Nella mitologia egizia esso è un'immagine di auto-creazione, poichè si credeva che ri-creasse se stesso da quella piccola sfera di sterco. (in realtà, ammesso che sia questo il giusto modo di dire, quel bolo di sterco protegge le uova e le larve.)...Sebbene la costellazione del Cancro possa sembrare umile, il suo simbolismo è lungi dall'essere insignificante. Per i Caldei e, successivamente, per i Neoplatonici, il Granchio era chiamato 'Porta degli Uomini', porta attraverso cui l'anima, provenendo dalle sfere celesti, si incarnava. Queste analogie numinose inerenti il Cancro fanno venire in mente una dimensione piuttosto diversa dal buon cuoco e dalla madre, dimensione che le credenze astrologiche popolari ci hanno posto di fronte. Hugh Lloyd-Jones, nel suo libro 'Mythis of the Zodiac', afferma che secondo alcuni tra gli scrittori greci più antichi era il Cancro a dare inizio allo zodiaco, invece che l'Ariete. Questo concetto collima con l'idea che tale segno rappresenti il primo apparire della vita, l'ingresso dello spirito nel corpo. ..."


" Da: Astrologia e Destino di Liz Greene"

 

 
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