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IL PROGETTO COLLETTIVO DEL SEGNO DEL LEONE del 17/08/2011
 

"Il suo viaggio è quello di un cavaliere che lotta contro l’ingiustizia e l’oppressione, e conquista con lealtà e con coraggio il suo “posto al Sole”, creando sé stesso e la sua dinastia. E’ il Sole che non può brillare solo per sé ma deve brillare e dar vita e calore agli altri e perciò deve irradiare la sua magnificenza. La sua conquista dovrà essere divisa e condivisa , altrimenti non avrà valore e lo annienterà. L’Io leonino deve gratificarsi proprio nella generosità e nella capacità di superare il suo ego, in questo modo la sua luminosità servirà anche per il viaggio degli altri, sarà un vero e proprio faro che orienterà coloro che lo seguiranno. Deve diventare EROE, altrimenti pretenderà solo quel ruolo senza mai incarnarlo e, all’interno, si sentirà fallito. Deve diventare come APOLLO, cioè deve sviluppare il potere di “portar luce agli altri”. Possiede un grande senso di creatività che deve essere ricercato e sviluppato. Deve imparare a creare se stesso, ad esprimere in modo corretto la fiducia in sé, costruendo lentamente la sua identità Deve sviluppare individualità e valore vero evitando di pretendere al suo posto un riconoscimento alla propria egopatia. C’è in lui una grande visione, un grande ideale e un senso di superiorità, però c’è anche difficoltà a scendere nel mondo della realtà per poter coltivare e far crescere tutto il suo potenziale interiore. Il Leone purtroppo nasce con un senso di superiorità ma superiore non è, quindi si atteggia, ma spesso desidera il ruolo di leader senza lavorare per conquistarlo, pretendendo invece che gli venga riconosciuto in virtù della sua ego-centralità. Deve rinunciare all’immagine per acquisire un reale potere che giunge dall’azione e dal ragionamento illuminato; in pratica, il Leone deve rinunciare al suo innato senso di superiorità che lo porta a sentirsi sempre un pelo più in alto degli altri e deve usare la sua energia per conquistare una vera regalità sul campo. Il suo forte senso di identità deve portarlo naturalmente verso gli altri e la sua luce deve brillare ed illuminare e mai deve aspettarsi che venga riflessa e alimentata dagli altri; un vero Re non può prendere valore dal numero di persone che lo seguono e non deve emergere sugli altri o a scapito degli altri, ma come un vero capo, deve ispirare gli altri con la sua generosità e il suo coraggio; ed è in questo che può usare la sua “centralità” sfruttando le naturali qualità che ha avuto in dono. Il Leone deve comportarsi esattamente come il SOLE; lui è il centro, ma attraverso la sua “forza di attrazione”, tiene legato insieme tutto un sistema. Un regno senza un vero capo, non sarà mai un vero regno: se un sovrano non sa ispirare tutto sarà sterile e non alimenterà ne’ sé stesso ne’ gli altri. Non si può illuminare e brillare per ottenere attenzione e non si può essere generosi per ottenere ammirazione. La naturale propensione ad essere seguito dagli altri deve trasformarsi in autentica donazione di sé e amore verso gli altri. La sicurezza e la fiducia devono dunque sostituire l’iniziale orgoglio. La padronanza di sé può garantirgli di vivere alla pari con gli altri, senza aver bisogno di elevarsi al di sopra di tutti. Il Leone deve conseguire vero senso sociale (Acquario) che giunge solo dopo l’avvio del processo di individuazione. Le risorse devono essere vere e non legate all’immagine di sé e per questo deve costruirsi un solido sistema di valori(Toro). Manca di capacità di vedere l’ombra (Scorpione). Il Leone è senza dubbio uno tra i segni più carismatici dello Zodiaco: è il perno centrale dell’elemento Fuoco ed i nativi denotano estroversione, bisogno di azione, di riconoscimento ed hanno, tutti, l’ ambizione di lasciare un’impronta di sé al mondo e ai posteri. Per poter soddisfare queste esigenze il nativo è dotato di grande creatività, di capacità decisionale e di fervide ed intense intuizioni che spesso sono vere e proprie “visioni”. E’ anche il segno associato alla riproduzione, al modo in cui l’individuo lascia l’impronta di sé – in questo caso genetica- ovvia aspirazione all’immortalità di cui il segno è portatore. Questo segno ha tre simboli preferenziali: Primo simbolo: Il Leone Re della foresta : animale regale riconosciuto come tale forse più per la sua criniera e per il suo aspetto esteriore che per le sue doti di combattente, di cacciatore o di trascinatore. Il nativo del Leone – quando non si è evoluto - può condividere alcune peculiarità con l’omonimo felino, soprattutto quando si accontenta del riconoscimento della sua regalità senza cercare di essere tale nella sostanza. Può facilmente trasformarsi in un Re-ombra che non ispira chi gli è attorno e che anzi, sfrutta il suo entourage, convinto com’è di poter avere tutto in virtù della sua “luce” e del suo carisma naturale, senza fare o concedere nulla di più profondo di sé. Qui possono stagnare i suoi guai, poiché, il re ombra deve ancora prendere e, se non ottiene ciò che si aspetta e se non sarà riconosciuto, può facilmente sconfinare nella tracotanza, nella presunzione e nell’arroganza del “lei non sa chi sono io”, di chi crede che tutto gli sia dovuto, con il risultato di ritrovarsi circondato esclusivamente da adulatori che lo seguiranno finché il suo nome o il suo prestigio o la sua immagine dureranno, per poi abbandonarlo e, ancor peggio, denigrarlo per i suoi limiti. Il Leone è il Sole e come tale brilla naturalmente, è in grado di dar luce e calore, però può essere facilmente intrappolato dalle sue stesse qualità che diventano insopportabili difetti: la luce lo può abbagliare fino a non permettergli di distinguere il vero dal falso, l’amico dal nemico e chi lo ama per quello che è da chi lo adula per potersene servire; il calore può giungere a bruciare tutto ciò che ha attorno creando deserto e desolazione con il suo Io ipertrofico che nessuno potrà sopportare a lungo. Secondo simbolo: Il Leone simboleggia il CUORE, l’organo del nostro corpo a cui da sempre l’uomo ha affidato la sede dei sentimenti e delle emozioni che si riflettono proprio su quel punto del petto. Questo è la mèta a cui ogni Leone deve puntare: lui è dotato di grande energia che dovrà dispensare a coloro che ha attorno – proprio come il cuore pompa il sangue a tutti gli organi del corpo, senza risparmiarsi. Il CUORE però a livello fisiologico è il nostro vero centro; infatti il sangue parte da lui e ritorna a lui dopo aver fatto il suo intero processo. E’ esattamente quello che un nativo deve diventare: un punto di riferimento per sé e per gli altri. Se riuscirà ad usare il potenziale di cui dispone in modo disinteressato e non egoistico, il Leone diventerà RE per merito e non solo per censo. Terzo simbolo: Il Leone è simbolo del viaggio dell’eroe, di colui che deve trovare il regno, l’elisir o il tesoro che salverà il Re e il Regno: il fatto è che l’eroe non potrà tenere la conquista solo per sé, poiché in questo caso resterebbe vittima del potere che ha ottenuto; l’elisir o il tesoro sono “beni” che appartengono a tutti, all’intera umanità, perché simboleggiano la consapevolezza che si trova nell’inconscio collettivo da cui solo i migliori (gli eroi, appunto) possono attingere, poiché dotati di quelle qualità che servono a superare il Drago che ne è a guardia (paure e bisogni regressivi). Ma alla fine dell’impresa gli eroi devono far partecipi tutti – unico modo per cui il regno possa salvarsi e fondare la sua dinastia (l’eroe diventa per gli altri un qualcosa da emulare e dà continuità alla vita). Il Leone è da sempre il simbolo del Re o del Pontefice (figure che fanno da tramite tra il potere divino –il Sé e gli uomini –l’Io ) ed ha una enorme responsabilità che non potrà infrangersi contro le barriere dell’egopatia o dello smodato amore per se stesso. Solo alla fine del suo viaggio la luce del Sole Leone si irradierà sul mondo ed il calore sarà fonte di vita per tutti, poiché giungerà veramente dal centro del suo Cuore".


 (Eridano School)

 

 
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