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IL CAPRICORNO DI LIZ GREENE del 09/01/2012
 

"Il vecchio titano Saturno è solo uno dei tanti personaggi mitologici che ci possono illustrare il viaggio del Capricorno. Possiamo riassumerli tutti dicendo che questo segno del solstizio d'inverno, che comincia nel giorno più corto dell'anno nell'emisfero settentrionale, è legato al mito e al mistero del padre. Ora, il Padre è una figura piuttosto complessa, che non significa soltanto papà o babbo. Vediamo spesso che l'infanzia del capro è pesantemente marcata, talvolta addirittura segnata, da una difficile, intensa o molto complicata relazione con il padre. Talvolta ciò significa la perdita del padre e il doversi assumere responsabilità di tipo paterno molto presto nella vita. Talvolta il Capricorno ha un padre severo e distante, oppure debole e instabile. Talvolta ne ha un'immagine molto idealizzata, modello evidente in molte donne del segno che ricercano a lungo questo padre adorato e idealizzato, spesso sposandosi giovani con uomini che possono interpretare il ruolo paterno. Talvolta il padre è una figura prestigiosa con cui il bambino Capricorno sente che non potrà mai competere, o il cui amore sembra difficile da ottenere. ...Molti nati Capricorno cercano - nei primi 30 anni di vita - di ribellarsi al padre o di essere all'altezza delle sue aspettative. Ma, indipendentemente dal tipo di padre, la relazione con questa figura è quasi sempre complicata. Sembra che solo nell'età adulta il Capricorno si renda conto in un senso profondo che deve diventare padre lui stesso. Le qualità di forza, controllo, volontà, protezione, stabilità sono tutte cose che non si possono trovare in qualcun altro,in un lavoro, o nelle braccia avvolgenti di qualche grossa ditta gerarchica verso cui tanti Capricorno sono inizialmente attratti. Queste qualità, che sono associate al simbolo del Padre, devono essere costruite internamente con fatica e lentezza. C'è un'altra figura mitica che dobbiamo aggiungere al Capricorno, ed è quella del Bodhisattva. Alcune scuole orientali di Buddhismo considerano due tipi di anime illuminate: i Buddha e i Bodhisattva. Il Buddha raggiunge l'autorealizzazione o illuminazione e rimane nello stato mistico di unione con il tutto, mentre il Bodhisattva, dopo aver raggiunto le porte del divino, torna indietro e vede il resto dell'umanità che soffre e fatica nell'oscurità. Come il Buddha potrebbe rimanere nel suo regno meraviglioso di unione con la Luce, ma sceglie volontariamente di tornare indietro nel denso e oscuro mondo della vita ordinaria, al fine di aiutare quelli che vi sono ancora imprigionati. Soltanto quando questi sono liberi egli si sente libero di lasciare la prigione che si è imposta. E'un simbolo profondo, e ritrae il vero 'destino' del Capricorno. Qualunque sia la vetta che cerca (materiale, spirituale o tutte e due le cose) non può rimanere nella cima. Deve scendere di nuovo nel mondo perchè le sue capacità sono necessarie, anche se forse non avrà più bisogno di mantenere quel particolare lavoro o impegno. ...E non è una coincidenza che noi celebriamo la nascita di Cristo il 25 dicembre, quando il Sole è in Capricorno. In molti insegnamenti religiosi pagani, il dio-sole è sempre nato in Capricorno, perché egli è un Redentore che si offre volontariamente di incarnarsi nel duro e doloroso mondo dei mortali per aiutarli a sollevarsi verso la Luce. ..Ma da qualche parte in ogni Capricorno c'è un seme di questa figura molto più antica della cristianità, figura che sceglie di sua volontà di rimanere nelle restrizioni e nel peso della vita ordinaria e delle responsabilità al fine di cambiare le cose solo un poco e di lasciarle appena migliori e più vive."


(Da Astrologia e Amore)

 

 
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