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PESCI: IL MITO SECONDO R.SICUTERI del 23/02/2012
 

IL MITO 1: Derceto
* Derceto è una giovane donna che un giorno scopre di essere in gravidanza. Essa è però incapace di accettare una realtà semplice e umana; rifiuta qualcosa che è di tutti i mortali. Così Derceto decide di sottrarsi alla realtà e si getta in mare. Poseidone (Nettuno che domina questo segno) assiste a questo gesto penoso e autodistruttivo e, irritato verso Derceto, la trasforma in un essere teriomorfo, metà donna e metà pesce cioè in una sirena. Derceto recherà nel corpo il perenne indistinto qualitativo: non più terrestre e umana e non decisamente acquatica e pesce. Quando l’urto con il reale non viene sostenuto la personalità preferisce regredire e questo mito esprime dunque il rifiuto di vivere che viene punito con la ‘radicalizzazione’ del conflitto.


Il Mito 2: Eros e Afrodite:


* L’accettazione della vita, il coraggio di mettere in luce la parte più viva e profonda di sé, è invece espressa dalla storia di Eros e Afrodite. I due innamorati sono perseguitati dallo spaventoso dio Tifone e per sottrarsi alle sue ire si gettano in mare. Poseidone-Nettuno vedendoli in difficoltà, invia loro in soccorso due meravigliosi delfini. Come ricompensa essi furono assunti in cielo per volere di Giove e nacque così la costellazione dei pesci Afrodite, tornando nelle acque marine dalle quali era nata si riconcilia con l’origine divina, perdendo i livelli istintuali ma non già la coscienza delle esperienze affettive terrene, in quanto Eros la segue nel suo destino. Afrodite (a differenza di Derceto) dimostra la fede nella propria ricchezza inconscia e nell’aiuto divino.


Alltri miti…
* Sul piano del Mito, già in Babilonia Oannes, portavoce della Divina Saggezza, aveva la forma di pesce ed usciva ogni giorno dal mare per trasmettere agli umani i divini insegnamenti. - In Fenicia il Dio Dagon aveva testa di Pesce su un corpo di uomo mentre in Oriente c’era Visnù, che salva Manu dal Diluvio Universale e poi si trasforma in Pesce sacro.Basta pensare al Cristo, simbolizzato come pesce nelle catacombe protocristiane e il simbolo non ha affatto carattere sacrificale, ma vuole indicare il Cristo come ‘salvatore mundi’, il redentore, il Pescatore di anime, Colui che restituisce speranza e luce interiore.
* Anche il mito di Giona-colui che dimorò nel ventre della balena-è un altro simbolo della natura Pesci: essa deve compiere un arduo itinerario nell’inconscio prima di attingere alla propria coscienza superiore.

 

 
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