Il geroglifo dei Gemelli è composto di due unità astate e parallele racchiuse, in alto e in basso da una linea orizzontale: le linee esprimono il TEMPO e lo SPAZIO.
L’etimologia del segno viene dal latino Geminus, appunto ‘GEMELLI’ con affinità al termine ‘GAMOS’ che significa ‘UNIONE’, ‘MATRIMONIO’.
E’ il simbolo generale della DUALITA’ , l’immagine di tutte le opposizioni interiori ed esterne, contrarie e complementari, relative o assolute, immanenti e trascendenti, che si risolvono sempre in una tensione dinamica creatrice.
Il senso zodiacale di questo segno introduce in occidente il più importante equivalente simbolico dello Yin e dello Yang orientale.
Questo è un messaggio implicito nel mondo del PUER: riuscire a riunificate questi due principi psichici CIELO e TERRA, proprio come vu......ole il glifo dei due gemelli che solo insieme formano un’unità completa, capace quindi di spaziare sia nel mondo della razionalità che del pensiero, sia in quello del sentimento che delle emozioni.
Il segno dei Gemelli è molto ben caratterizzato nella sua essenza più intima dall’archetipo del “PUER AETERNUS”, il fanciullo divino di cui parla sia il mito greco sia Ovidio nelle “Metamorfosi”
Il mito è quello del PUER (il fanciullo eterno) che ha le ali per volare ma che è zoppo, ossia ha difficoltà a camminare sulla TERRA, quindi non riesce a prendere contatto con l’umanità e con la parte corporea di sé, ma anche con l’istinto e l’emozione.

Il progetto di un Sole in Gemelli, infatti, consiste soprattutto nel mettere in comunicazione il mondo interno con il mondo esterno e, allo stesso modo di collegare la parte mentale, sempre molto forte, con quella emotiva, spesso negata.
I Gemelli pensano e lavorano tantissimo a livello testa, ma non conoscono il livello cuore o il livello pancia. La loro grande vivacità e curiosità li deve spingere a creare nuovi contatti, nuove reti di conoscenze al fine di poter creare collegamenti interni ed esterni. Devono ritrovare e riconoscere il fratello che vive nell’OMBRA e che è malvagio, freddo e scarsamente etico, che può far del male senza rendersene conto.

(Dal corso Propedeutico)