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  TEMA NATALE E STRUMENTI
discussione inserita da paola
 

cara nazzarena, alessia, simona, arcangelo e tutti i partecipanti di questo forum, da quando mi interesso di astrologia non posso fare a meno di pormi continui interrogativi e dubbi su questa materia , soprattutto quando mi trovo davanti il tema natale ho una sensazione di confusione e non so da dove partire per dargli un senso, una interpretazione realistica.
gli aspetti e le posizione delle case e dei pianeti sembrano contraddirsi l'un l'altro , tutto sembra INCOERENTE ,
ripeto mi sento molto confusa e continuo a domandarmi se è MAI possibile e realistico arrivare ad A un significato unico, integro.
è come se devo comporre un puzzle e ho difficolta a mettere insieme i singoli pezzi in modo da risultare un quadro con un disegno.
è facile interpretare i singoli aspetti, luna quadrata a mercurio, sole congiunto plutone, marte in bilancia ecc...ma comprendere il motivo per il quale siamo nati con queste energie, comprendere qual'è il nostro progetto,.il nostro compito per il quale siamo al mondo , cosa è bene e cosa è male per noi ..queste cose un tn è veramente in grado di spiegarlo??
molte sono le domande..esiste un metodo per interpretazione?
in questo periodo tutto mi sta deludendo anche l'astrologia che mi aveva molto appassionato adesso sono in crisi perchè non riesco a trovare il bandolo, il filo di arianna..tutto è spezzettato diviso e mi sento appunto delusa..non so se portare avanti questo mio interesse e ripiegare su altro a volte penso che in questo mondo non esistono certezze ne tantomeno verità a cui credere ne tantomento aggrapparsi.
bacioni a tutti

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 19
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A CURA DI
 - inserita il 15/11/2008 16:30:39

- Cara Paola,
comprendo benissimo quello che vuoi esternare. E' la 'crisi' comune a tante persone (alla maggioranza) che seguono e studiano l'astrologia. Credo ci vogliano tanti, ma tanti seminari incentrati sull'interpretazione (e anche molta eserecitazione) per raggiungere la 'sintesi' di un tema...oltre, naturalmente, alla capacità intuitiva di chi interpreta.
Ci vuole, a mio parere, una buona dose di 'ginnastica' che faccia 'collaborare' la parte sx (mercuriale)e la parte dx (gioviale) del cervello...e solo per questo varrebbe la pena studiare astrologia nel senso che l'allenamento mentale occorrente nella vita di tutti i giorni potrebbe essere assicurato.
Credo comunque che la 'visione d'insieme' non si raggiunga facilmente leggendo/studiando solo sui libri. Ci vuole qualcuno che all'inizio 'porga' un modello interpretativo...poi con tanta buona volontà può accadere anche che...vada da sè. Tu hai frequentato qualche seminario di interpretazione? Inoltre, prima di interpretare, è bene usufruire, come già hai scritto, della simbologia 'spezzettata' degli aspetti frequentando più corsi possibile. Non è una materia o disciplina facile...anzi non lo è affatto. Tu pensa (ad esempio) a chi 'esce' da una facoltà (esempio medicina, psicologia, ecc.ecc.); intanto ci vogliono almeno 5 anni di studio e applicazione costante di volontà; poi, una volta presa la laurea ci vogliono altri anni di specializzazione e poi ancora la...pratica per comprendere lo studio affinchè non rimanga solo ed esclusivamente teoria.
Come comprenderai la necessità di fare di questo 'strumento' un mezzo idoneo e serio attraverso degli studi strutturati con percorsi mirati si rende indispensabile.
La maggioranza della 'scienza', ad esempio, 'sparla' senza mai aver 'speso' tempo ad 'entrare' in profondità nell'argomento. Le risposte esclusivamente razionali non esistono in questa disciplina e sono io la prima ad affermare che non esistono neanche verità assolute....se la pretesa dell'astrologia fosse questa non avrei mai, dico mai, intrapreso questa strada che ritengo soprattutto una 'ricerca' continua. La 'verità' (così come insegna la nona casa) non è solo una, ma tante quante sono le persone esistenti al mondo. E forse il tuo Sole in terza è questo che dovrebbe comprendere ossia che tutto è...relativo. Nessuno dovrebbe mai imporre la propria verità, questo è semplicemente dogmatico e non si addice al 'simbolo' che vuol rappresentare lo Zodiaco. Spero cara Paola di non averti ancor di più confuso le idee, ma nessuno 'dovrebbe' mai interferire nelle scelte delle persone 'indicando' con certezza la strada da percorrere. Giusto o sbagliato è questo il mio pensiero.

Un abbraccio.


Nazzarena
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 - inserita il 16/11/2008 12:41:43

- Cara Paola, mi citi tra le persone del forum e ti risponderò volentieri secondo il mio punto di vista.
Ho e continuo ad avere continui dubbi, sconvolgimenti, cambiamenti d'idee su quanto riguarda il tema astrologico.
Tuttavia, vedi, per rendere chiari alcuni punti chiave, a loro modo oggettivi, bisogna ragionare sul fatto che:
1) il tema natale "personale" non è affatto così personale poichè altre persone nate nello stesso momento (nel mondo quante ce ne saranno? 3000? di più?) hanno gli stessi archetipi, e la missione di vita, junghianamente parlando, è assai differente da persona a persona, figuriamoci nell'ordine delle migliaia. Non è quindi un sistema dal quale tu puoi estrappolare CON CERTEZZA informazioni, ma soltanto qualcosa su cui puoi ragionare.
2) I miti sono qualcosa collegabili all'astrologia, ma si arriva al linguaggio astrologico soprattutto lavorando sulle essenze di ciascun pianeta e come tale pianeta si inscrive nel concerto generale: ciò necessita di interpretazione e come dice Arroyo, il limite del tema natale è l'astrologo; o meglio il limite della visione stessa (non oggettiva) personale è l'apertura intuitiva di chi legge il tema.
3) Il contesto di lettura si inscrive sempre in un qualcosa di intelligibile mentalmente, dove ciò che viene detto verrà compreso poi, o darà qualche frutto subito (spesso la prima). In ogni caso, deve essere portato alla coscienza e un lavoro (o lavorìo) solo mentale non è completo a livello di processo per operare cambiamenti. Quindi conta anche in che disposizione e in che momento si riceve o si constata una lettura, quali disponibilità abbiamo di comprendere quei concetti. E successivamente, cosa siamo disposti a cambiare o a rivedere perchè la visione ricevuta e lo scambio abbiano effetto o diano quelli desiderati.
4) L'astrologia è soprattutto analogia e interpretazione, oltre che intuizione. Si presta all'uso del simbolo, cosa mai facile, poichè le analogie dalle quali si interpreta agiscono sempre a livelli sottili, e contano soprattutto le nostre "percezioni" riguardo l'argomento, che possono cmq essere fallibili, dato l'agire del campo mentale. Si deve lavorare soprattutto sul sentire, parola chiave. E possibilmente, diminuire l'influenza della mente, vera Maestra nel far defluire o deviare informazioni per ricrearle nel proprio aggregato contenitivo dell'Io e del Super-Io.
5) Non è una scienza, non è ripetibile, non è oggettivabile, è sempre (e ha l'obbligo di esserlo) ascrivibile al soggetto, all'Anima che abita quel tema natale, e va sempre rapportata alla persona o alla "cosa" che ha generato quel tema natale o lo rappresenta.

Ci saranno altri punti, questi per me quelli più importanti.
Un salutone, arcangelo!




arcangelo
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 - inserita il 17/11/2008 16:49:21

- Cara Paola,
comprendo i tuoi dubbi. L'astrologia è una delle possibili letture, è un linguaggio simbolico e in quanto tale c'è la possibilità che il simbolo si esprima in molti modi diversi e con diversa intensità. Dietro un tema c'è un'anima che, come ci ricorda Nazzarena, ha già una sua evoluzione, per questo anche se nati nello stesso giorno abbiamo vite diverse anche se magari poi è possibile che nello stesso periodo si siano affrontate medesime problematiche.
Ci vogliono molti anni di studio ma anche molta intuizione nel confrontarsi con questa materia. L'astrologia non è solo lettura di un tema, è qualcosa che poi "ritrovi" ovunque.
E' poi fondamentale il tipo di rapporto che si instaura con se stessi e con la persona alla quale si legge la carta se si vuole fare l'astrologo di mestiere.
L'astrologo non deve seminare terrore, non deve predire e non deve fare il terapeuta.
Simona


"Il simbolismo non è logica. La simbologia non è la geometria malgrado abbia alcuni punti in comune con essa. E' piuttosto pulsione vitale, conoscenza istintiva, è un'esperienza della totalità del singolo che nasce dal dramma di se stesso per il gioco complesso e inafferrabile degli innumerevoli legami che tessono il suo divenire contemporaneamente a quello dell'Universo cui appartiene e al quale attinge la materia di tutte le sue conoscenze", de Champeaux e Sterckx, 1992





Simona
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 - inserita il 17/11/2008 17:25:13

- cara nazzarena si sto attraversando un periodo di crisi, di revisione con me stessa, l'astrologia è una delle poche cose che mi ha appassionato ma che oggi mi rendo conto non riesce a darmi le risposte di cui ho bisogno ma forse perchè non ho approfondito , non ho partecipato a corsi ne seminari ma mi sono limitata a leggere qualche libro e a frequentare i forum..
forse pretendo un po troppo! la mia solita curiosità ,( ecco l'ascendete gemelli) di conoscenza ma che rimane sempre nel superficiale , non si addentra nelle cose perchè vuole sapere un po di tutto ma niente in particolare! accumulo una marea di informazioni che non "fruttano" !
in contrasto a tutto cio sento il bisogno di ricercare una verita interiore ma che non riesco a trovare.
saturno che oltrettutto è anche retrogrado, nella nona casa acquario discrimina tutto cio che entra nella mia mente forse per la mia paura di farmi influenzare da idee altrui.
giove anche lui retrogrado nella XI casa ariete ( opposto a marte in bilancia) mi rende troppo idealista mentre dovrei adattarmi e accettare la realta cosi come è senza volerla continuamente modellare a volte vorrei cambiare le persone solo perchè non sono come piacciono a me
..il mondo che vorrei non esiste, le certezze,le sicurezze che cerco non esistono fuori ma se mi impegno le potro trovare dentro di me.
grazie nazzarena non mi hai confuso anzi mi hai aiutato a fare un po di chiarezza !
un abbraccio ..a presto




paola
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 - inserita il 17/11/2008 17:54:44

- cara simona grazie della tua risposta come ho gia scritto nazzarena il mio errore sta nel non aver approfondito abbastanza.
si credo che prima di dare altri giudizi dovrei approfondire..
c'è anche però in me una paura forse un po stupida, che è quella di scoprire dopo che non ne è valsa la pena..nn so come spiegare meglio ma è questo cio che sento.
e poi mi fa paura il giudizio degli altri, molte persone pensano che sei "strana" se dici che studi e ti interessi di astrologia o peggio ancora pensano che sei una " maga".
nemmeno io credo all'astrologia previsionale non mi interessa, cio che mi ha affascinato è appunto il linguaggio in simboli perchè è come se va diretto all'anima di ognuno di noi.
un abbraccio ..






paola
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 - inserita il 17/11/2008 18:12:41

- caro arcangelo ho letto cio che hai scritto sull'astrologia tutto molto chiaro , cio che mi sconcerta e mi spaventa sono i dubbi e cambiamenti di idee di cui parli ..se è così mi domando non esiste un punto fermo un punto di arrivo? tutto è un continuo divenire?
ma allo stesso tempo mi fa riflettere ..grazie ancora
cari saluti paola


paola
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 - inserita il 17/11/2008 23:14:37

- Cara Paola,
secondo il mio umile parere,
"in modo assoluto tutto è relativo".
Per questo abbiamo un Io che è ben saldo nei suoi limiti, se li tiene ben stretti.
Non avendo una certezza ultima tramite una visione olistica (che secondo me, nonostante i libri letti e tutto quello che ho visto, non è ancora definita egregiamente a livello di concetto) ma solo buone teorie (peraltro non dimostrate) c'è davvero una sotterranea insicurezza, soprattutto nell'astrologia.
Dove bisogna ricorrere, per forza, a larghi giri.
Proprio perchè è impossibile, definire una persona, tantomeno con gli archetipi (Che sono immutabili). Anche se sono regole generali di osservazione e di interpretazione.
Ma in una casa, se grande, ci possono stare anche 100 persone.
Pensiamo se fosse infinita o tendente asintoticamente a questo.
Il pericolo di generalizzazione è presente. E quindi bisogna conoscere la persona, come ragiona, bisogna diventare l'energie della persona, sentire LA persona (mantenendo ognuno gli stessi confini). Ma questo passa, secondo me, per analisi che non possono prescindere dalla psicologia e da quel comune aspetto della ricezione e dell'osservazione, necessarie per aiutare in senso concreto.
Altrimenti rimangono solo parole che tentano una circoscrizione che rimane puramente virtuale, senza una realtà e senza un utilità.
Quello che discosta l'astrologia umanistica da quella deterministica rischia di diventare un ostacolo per la stessa umanistica, se non lo si considera nei giusti termini. Anche perchè, se l'astrologia privilegia per diritto la diversità, rischia proprio di venirne travolta.
E questo sarebbe proprio dannoso...
anche perchè se non si fa il passaggio di "transumanazione" dalla carta bidimensionale ad una sensazione, un'accendersi interno di energie che non sia solo puramente teoretico, non ci sarà mai niente di prezioso in ciò che si legge del simbolo, ma tante regole matematiche impure e contaminanti come delle mostrine sulla mensola, messe per il belvedere della stanza.
Ma tuttavia, anche dopo questo processo interno, la visione che daremmo o che condivideremmo, sarebbe un livello scaturito dalla consapevolezza mia e del mio interlocutore, quindi risentirebbe della cultura e delle energie di entrambi, necessariamente limitate e circoscritte.
Ad ogni modo, sarebbe parziale.
Secondo me manca ancora una chiave di lettura adeguata, perchè l'estrappolare da simboli, caratteri o addirittura l'intera persona mi sembra ancora un pò lontano. E se non raggiungerà mai quest'obbiettivo, non credo che possa dare un aiuto di molto superiore a quello che possa dare anche un autoanalisi unita ad un percorso psicoterapeutico, o un periodo di estrema profondità autocosciente, teso alla scoperta continua di sè non attraverso scambio mentale, ma attraverso pratica costante di OGNI lato di sè.
Se da un lato è diagnosi, l'astrologia dall'altro è ricerca di analogia, rifacentesi al mito o al simbolo o alla conoscenza "madre".
Il problema si ripete: La mappa non è il territorio.....
Il mio modesto punto di vista,
Un salutone arcangelo


arcangelo
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 - inserita il 18/11/2008 12:15:54

- Quello che voglio dire non è che l'astrologia umanistica debba essere distinta da un linguaggio diciamo psicologico. Lidia e chi ha studiato molti anni con lei lo sa. Se poi una persona oltre ad aver fatto questo percorso astropsicologico ha anche un bagaglio legalmente riconosciuto di tipo terapeutico e la sua esperienza in campo allora la cosa è diversa. Ma di per sè, per me, un astrologo non è un terapeuta. Questo non significa che non possa "dare una mano" ad una persona. Ma una consulenza non è una terapia, a mio avviso. E' sottinteso, ma lo rendo esplicito, che questo è solo il mio pensiero.
Un abbraccio,
Simona


Simona
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 - inserita il 18/11/2008 17:38:29

- caro arcangelo hai detto bene manca un chiave di lettura adeguata, non esiste un criterio valido per l'interpretazione..chi non ha una base di psicologia dove potersi aggrappare finisce con il fare astrologia deterministica senza accorgersene .forse è per questi motivi che questa disciplina non è stata abbastanza valutata.
un tn da tante informazioni sulle energie presenti ma allo stesso tempo presenta molte contradditorieta e incoerenze che personalmente mi mettono confusione!
per cui sono arrivata alla conclusione che l'astrologia è dei tanti strumenti per conoscere noi stessi ma ha anche molti limiti e credo sia importante riconoscerli.
cio che mi ha portato ad avvicinarmi a questa disciplina è stata la voglia, la curiosita di comprendere me stessa e il senso della vita, l'uomo insieme al mistero della vita..ma per il momento ho deciso di aspettare e capire se questa è la strada giusta per me.
molti sono i dubbi e le perplessita, non c'è un codice etico,
in un tema natale il bene e il male nn sono definiti, una luna quadrata a mercurio ad esempio significa una percezione non corretta tra cio che si sente e cio che si pensa ( come spiega un manuale), difficile capire se produrra un bene o un male per la persona. difficile comprendere la COSCIENZA di un individuo da un tn..se l'insieme degli aspetti lo porteranno a fare qualcosa di buono per se stesso e per gli altri.
qui sta il limite dell'astrologia a mio avviso, ma la mia è una critica costruttiva da buona vergine ho bisogno di discriminare tutto cio che studio per evitare di cadere in illusioni ( visto che è gia successo).
si è fatto tardi..
cari saluti ..a presto





paola
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 - inserita il 18/11/2008 18:28:55

- Cara Paola,
vorrei darti ulteriori informazioni sulla quadratura Luna/Mercurio.
In base all'astrologia psicologica può significare che nell'infanzia non c'è stata una facilità di comunicazione tra la madre e il bambino ossia nè la comunicazione empatica nè quella verbale hanno funzionato al meglio. Significa che non si è stati troppo rassicurati nei propri bisogni e la sensazione è quella di una madre 'distante' rispetto alla comprensione dei propri bisogni. E' come se il bambino/a avesse letto due messaggi ambivalenti: ciò che 'sentiva' (ricorda che fino ad una certa età il bambino/a vive in simbiosi con la madre) era fortemente in contrasto con ciò che la madre diceva. A questo punto può bloccarsi uno dei due canali. Possono esserci dunque difficoltà sul piano percettivo, sul piano del sistema nervoso; concentrazione e comunicazione non facile. C'è un tratto molto adolescenziale (Luna = infanzia - Mercurio = adolescenza) per cui l'approfondimento di qualsiasi tematica diventa...un'impresa difficile. E' come se l'attenzione (Mercurio) fosse costantemente disturbata dalle emozioni (Luna). Un esercizio valido è quello di imparare a comunicare in maniera CHIARA E DIRETTA per esercitarsi a farsi capire senza essere fraintesi.

Un abbraccio



Nazzarena
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