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  IL VOLTO DELL'AMORE: OPINIONI A CONFRONTO
discussione inserita da Nazzarena
 

Che cos'è l'Amore? Si può amare veramente? Questo è il tema di riflessione scaturito dal gruppo di ricerca: sarebbe interessante discuterne anche in questa sede.

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 125
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A CURA DI
 - inserita il 25/07/2008 10:41:24

- Amore mio
è già da tempo che ti amo così
lontano dai tuoi occhi e dal tuo cuore
senza avvisarti mai.
Io so chi sei, che nome hai
è questo che mi basta, e non vorrei
sfiorare l'equilibrio dei pensieri
e preferisco amarti senza un vero modo
perchè io so che ci sei
anche se non ci vediamo.
Facciamo che tutto sia
un sentimento di raso
e quando ti attacchi su
ci voli via
così, senza aggrapparsi alla ringhiera di un'effimera poesia.

Tu sei così,
frammento mio di quotidianità,
che puntualmente vivi la mia vita
che al primo freddo mi riscaldi l'aria intorno.
La notte fredda sarà
sotto un parato di stelle
la luna imbiancherà
gocce che rigano il viso
le raccoglierà
lucide e chiare
un mare senza onde è tanto grande, navigando senza vele.
Ecco è così
che riempio poche ore della vita
aprendo una finestra sulla strada
io vedo chiaro l'orizzonte che non seguirò mai insieme a te.
La notte fredda sarà
sotto un parato di stelle
la luna imbiancherà
gocce che rigano il viso
le raccoglierà
lucide e chiare
un mare senza onde è tanto grande, navigando senza vele

Mina - interprete; Audio 2 - autori


Simona
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 - inserita il 27/07/2008 15:54:40

- Cara Simona,

emozionante anche la tua scelta musicale. Non la conoscevo prima. A mio parere, come tutte le canzoni d’amore, nonostante la 'lontananza' vi è sempre una fiducia di fondo in questo forte sentimento. Qui ad esempio, da quanto sembra, non è momentaneamente possibile (per colui che scrive) incontrare il volto della propria amata. Tuttavia, il 'mare senza onde... tanto grande navigando senza vele' può far correre la fantasia all’attesa di un vento propizio e favorevole che, d’improvviso, riuscirebbe certo a sciogliere i nodi, per poi prendere la via del mare aperto. Ovviamente è una mia, del tutto libera e personale interpretazione. Come a dire, 'ad ognuno la sua'.

Un caro saluto.


Alessia
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 - inserita il 28/07/2008 08:59:51

- Cara Alessia,
è bello leggere la tua interpretazione, mi arricchisce perchè, invece di mio, non ci leggo la speranza.
E' un amore senza forma, un "sentimento di raso aggrappandosi al quale si vola via" ma il raso è un tessuto liscio e dalle mani (una presa concreta) scivola via...
La notte è fredda, Alessia, e solo la luna rischiara le lacrime che scendono dal viso, forse per portarle al mare, tanto sempre acqua salata è.
Ma il mare è piatto, non servono vele perchè non c'è vita da navigare senza questo amore.
Simona


Simona
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 - inserita il 04/08/2008 11:36:03

- Visto che siamo in tema di canzoni (sarà anche l’atmosfera estiva!) 'colgo al volo' l’occasione con questo testo più o meno conosciuto credo, senz'altro venerato dai fan del 'renatone nazionale'. In effetti sembrerebbe un testo profondamente autobiografico, in cui l'autore apertamente si svela, soprattutto a se stesso.

E poi
di colpo eccomi qua
sarei arrivato io
in vetta al sogno mio
com'è lontano ieri.
E poi
più in alto e ancora su
fino a sfiorare Dio
e gli domando io
Signore
perché mi trovo qui
se non conosco Amore.
Sboccia un fiore
malgrado nessuno lo annaffierà
mentre l'aquila fiera
in segreto a morire andrà
il poeta si strugge
al ricordo di una poesia
questo tempo affamato
consuma la mia allegria.
Canto e piango
pensando che un uomo si butta via
che un drogato
è soltanto un malato di nostalgia
che una madre si arrende
e un bambino non nascerà
che potremo restare abbracciati all'eternità.
E poi ti ritrovo qui
puntuale al posto tuo
tu spettatore vuoi davvero
che io viva il sogno che
non osi vivere te.
Questa vita ti sfugge
se tu non la fermerai
se qualcuno sorride
tu non tradirlo mai
la speranza è una musica antica
e un motivo in più
canterai e piangerai insieme a me dimmi lo vuoi tu!
Sveleremo al nemico
quel poco di lealtà
insegneremo il perdono
a chi dimenticare non sa
la paura che senti
è la stessa che provo io
canterai e piangerai insieme a me fratello mio!
Più su
Più su
Più su
Ed io mi calerò
nel ruolo che ormai è mio
finché ci crederò
finché ce la farò
Più su
Più su
Più su
Fino a sposare il Blu
fino a sentire che
ormai sei parte di me...


Alessia
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 - inserita il 05/08/2008 09:52:39

- Alessia,
un grande dono, Renatone!
Pensa che qualche giorno fa pensavo anche io di lasciare in questo post due sue canzoni.

"perché mi trovo qui
se non conosco Amore", è forse questo il senso della vita per Renato?

"Sboccia un fiore
malgrado nessuno lo annaffierà", così ci ricorda la funzionalità intrinseca di/in ogni cosa

"insegneremo il perdono
a chi dimenticare non sa", non c'è cambiamento se non dimentichiamo

Un abbraccio,
Simona






Simona
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 - inserita il 05/08/2008 10:15:58

- Queste sono le due canzoni di Renatone che volevo lasciare.

Una è "INVENTI", qui c'è anche molto innamoramento...

Inventi le mie forme,
Lo stile, è quello tuo...
Poso per ore davanti a te,
Mi dipingi di sole, anche se non c'è...
A un tratto, trovo me!
Inventi quei colori,
Le ombre su di me...
Poi chiudo gli occhi sul nome mio,
Quel che inventi son sogni, son sempre io...
Mi sento, dentro te!
Poi, mi scopro lì a volare il cielo su di me,
Mentre la mia mano cerca te...
Arrossisci un po’... Ma non vuoi più mandarmi via.
...Inventi, la poesia!
...Inventi, la poesia!
inventi quella luce,
Ma sono gli occhi miei!
Mentre ti guardo io non so più,
Dove finisco io e cominci tu,
Il sogno, la realtà...
Ogni volta io rinasco nei pensieri tuoi,
Colorato e folle più che mai!
Arrossisci un po’... Ma non vuoi più mandarmi via.
...Inventi, la poesia!
...Inventi, la poesia!


L'altra è "MOTEL", qui c'è il profumo di Plutone, gli amanti si nascondono, sono all'inizio "due senza nome", quasi fossero solo corpo, però poi la canzone incalza e forse anche il loro sentimento. Si intuisce che c'è altro... c'è anima.

Seduta qui, vicino a me...
Ed una sigaretta viene, e un'altra va...
Nervoso no, soltanto un po’...
Quel tanto che precede i nostri incontri,
E dopo passerà...
Un bacio e tu...
Ritorni tu...
E l'auto va, negli occhi tuoi.
Case ed alberi si inseguono ma...
Ma, ci siamo ormai...
Noi due, noi due,
E il nostro solito rifugio,
In quel Motel!
Una stanza buia, per vivere...
Questo nostro amore, grande più di noi!
Qui, siamo entrati così... Siamo usciti così...
Come due, senza nome!
Qui...
Qui! Ci accorgiamo che ormai,
C'è qualcosa di noi, un motivo per vivere!
Noi due... Noi due!
Un corpo e un'anima approdati, in quel motel..
Due lenzuola stinte, e un letto che...
Sono broccati argento, quando stai con me...
Qui...
Qui! Ci accorgiamo che ormai,
C'è qualcosa di noi,
Un motivo per vivere!
Qui! Che m’importa se c’è,
Solo un vecchio motel,
Con le insegne già spente...
Qui! Tu sei mia!
Qui!!



Simona
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 - inserita il 05/08/2008 10:41:19

- Cara Simo,

io non sono una fans-issima, per intenderci (i veri ammiratori so che praticamente lo adorano) però indubbiamente, nelle sue canzoni, oltre alla musica, c'è una componente poetica di grande spessore. Grazie Grazie per i tuoi interventi. Per esempio non le conoscevo queste due, perciò vado a rileggermi con attenzione i tuoi testi...

Un abbraccione.


Alessia
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 - inserita il 07/08/2008 13:52:04

- Cara Simona,

'Perché mi trovo qui se non conosco amore' è una domanda importante, che spinge ad interrogarsi sul senso della vita. L’amore non lo conosciamo o meglio, ne sappiamo qualcosa in teoria visto che abbiamo creduto di poterlo costruire artificiosamente, non è questo. Non si progetta a tavolino, non ha confini, non ha regole, né tempi, né spazi, non è credibile, è impossibile, fa a modo suo, agisce secondo le sue leggi, dall'alto. Credendo invece di poterne definire i contorni, le linee, i profili, siamo adesso privi di ogni sua traccia. Non lo percepiamo sulla pelle, non ce lo sentiamo addosso, dunque non sappiamo di cosa si tratta e questo per un essere umano è doloroso. Eppure abbiamo ottenuto ciò che è stato chiesto: il potere. Dovevamo forse comprendere che l’amore è invece l’unico ad avere la supremazia, si eleva al di sopra delle nostre teste, per assoggettarci completamente alla sua volontà. E una seconda possibilità la concede sempre, ed è quella dell’attesa, dentro la quale non vi sono che due sole cose certe e sicure, la solitudine e la speranza. Ecco il vero dono dell’amore, mentre pretende che restiamo immobili, arresi, inermi, lui osserva la nostra disciplina e a seconda di quanto è solida, tarderà o anticiperà, non si sa. In questo aspetto della vita, ogni passo troppo accelerato e sbadato, induce a cominciare di nuovo, a ripartire dal principio, così che il tempo di sospensione raddoppia ogni volta e diventa più difficile credere, avere fiducia, muoversi gradualmente o addirittura fermarsi. Quanta non padronanza su tutto ciò che si trova 'al di fuori' e assoluta autonomia nella gestione della nostra volontà! Non possiamo conoscere l’amore, di cosa parleremmo altrimenti? E’ lui che verrà a fare la nostra conoscenza e anche fosse, dapprima si presenterà sotto mentite spoglie, indossando i panni come quelli di un commediante, si divertirà ad ingannare le aspettative, a depistare ogni credibile direzione, è capriccioso e dispettoso e solo una volta soddisfatta la sua goliardia, ecco allora si nasconderà alla penombra della notte e potremo finalmente cercarlo nel buio. Che vuoi farci, è fatto così, è l’Amore. E noi, uomini e donne, impieghiamo sempre troppo tempo per trovarlo, che ne resta mai abbastanza... per il senso della vita.

Baci.


Alessia
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 - inserita il 08/08/2008 09:49:34

- Ciao, non per niente il nostro Renato ha una bella congiunzione sole\nettuno in bilancia in sesta casa che gli permette di cogliere il lato poetico della realtà quotidiana! Il suo è un
tema molto interessante!
Un caro saluto


ILARIA
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 - inserita il 08/08/2008 10:29:36

- Cara Alessia,
Mi è piaciuta la tua visione..
Io personalmente non ascolto molto Renato Zero, ma devo ammettere che le sue canzoni invece sono sicuramente da "leggere".
Un saluto e a presto,
arcangelo


arcangelo
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