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  DISCORSI IN LIBERTÀ..TEMA DI NASCITA
discussione inserita da Arcangelo
 

Salve a tutti, ciao Nazzarena.
Sto scrivendo ad un'ora indecente, per cui scusate se il testo seguente è un pò confuso. Ho pensato di dare qualche spunto mettendo qui il mio tema; tuttavia volevo usare un approccio un pò diverso. Gradirei anche che il mio tema fosse discusso proprio in libertà, seguendo il corso delle intuizioni, senza obblighi, io stesso non li porrò, per chi vuole, interviene come vuole.
Non vorrei come introduzione aver stoppato eventuali iniziative; proverei tuttavia anch'io stesso a vederlo sotto un linguaggio, oltre che astrologico, uno VIVENTE, proprio come è l'altra persona dall'altra parte.
Un esercizio anche per noi, ma arrivare fino ai nodi importanti della persona.
Mi interrogavo fino a poco fa, sulla precisione dell'astrologia e sulle sue capacità. Certo, è potente e utile, molto bella, un linguaggio intelligentissimo e antico, ma..fino a dove può arrivare?
una domanda legittima ma un pò preoccupante, perchè davvero c'è l'intenzione nel voler scoprire a pieno le sue potenzialità. IO dalla mia parte ci metto il tema, e anche il mio mettermi in gioco. Forse come non ho mai fatto.

I miei dati, 29-05-1983 21:58, Bologna

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 136
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A CURA DI
 - inserita il 11/07/2008 10:12:12

- Caro Arcangelo,
è molto importante riconoscere i propri limiti e quelli della materia oggetto di studio e porsi certi problemi etici nel momento in cui una persona decide di intraprendere la professione di astrologo e non solo di studiarla per lavorare su di sè.
Nell'immaginario collettivo, purtroppo, all'astrologo si pensa di poter chiedere e che lui sappia se ci si sposerà o no, se con Pinco o Pallino, ma così non è. Queste cose un astrologo serio non può saperle. L'astrologo non è un indovino nè un terapeuta. Se un "destino" c'è è sempre e solo nel nostro carattere e noi siamo così complessi e poliedrici, che si può cercare solo di guardare alla mappa astrale nel suo insieme con grande cura e rispetto ricordando sempre che dietro quella mappa c'è un uomo.
Spesso ci si avvicina all'astrologo in un momento in cui si è fragili, insicuri, in cerca di risposte e quindi manipolabili per questo chi decide di fare l'astrologo deve essere distaccato, non deve prendersi gioco dell'altro, deve avere buon senso, ci vuole molto Saturno, altrimenti si rischia di creare più danni che aumento di consapevolezza.
L'astrologia è materia sottile e complessa ma quando ci entri dentro diventa più semplice, ma questo vale anche per tanti altri campi.
L'aver metabolizzato il simbolo sulla propria pelle è ugualmente importante, altrimenti si rischia davvero l'indottrinamento, di ripetere a memoria frasi fatte. Anche perchè la bellezza e l'intensità di avere uno scambio con una persona che sa trasmettere in maniera semplice concetti anche molto complessi è immensa. Solo così si può arrivare a tutti. E' anche in ciò che io distinguo un intellettuale da un uomo davvero colto.
I momenti di solitudine e di silenzio aiutano la metabolizzazione ma da qualcosa di condiviso, da qualcosa che altri hanno studiato con passione e competenza bisogna partire. Saprai riconoscere chi è una vera guida, una vera autorità in quanto da questa sarai naturalmente attratto poichè è proprio questo che stai cercando.
I grandi artisti prima di affermare la loro unica personalità hanno copiato i loro maestri.
Sento i tuoi ideali e la tua voglia di originalità, Arcangelo.
Un abbraccio,
Simona




Simona
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 - inserita il 11/07/2008 17:17:11

- Caro Arcangelo,

pochi sono quelli della 'Vostra' stupenda età che si soffermano su questioni così …profonde. Ecco che allora ti chiedi: perché alcuni sì e tanti altri no? Cosa può essere avvenuto nella vita di una persona per renderla, per così dire, più consapevole di altre? Gli studi, l’amore per la lettura, la curiosità, l’intelletto oppure esperienze forti e dolorose? O semplicemente una ‘tendenza’ ad adire maturata chissà come e chissà dove?! Comunque sia, tutto serve a formare il substrato della ‘conoscenza’. A volte si ha un’idea ‘vaga’ di questo termine…a volte rimane solo un…termine. Se nella prima parte della vita le nozioni e dunque le teorie sono fondamentali, in seguito (ed io credo per sua natura) se le informazioni ‘messe dentro’ non diventano ‘pratica’e/ o ‘vissuto’ e/o ‘esperienza’ sarà difficile poter parlare di ‘conoscenza’ o, quanto meno, ‘portare’ la propria e personale idea sulle cose della vita e/o sulla vita stessa. Ciò significa che ‘prima’ ci ‘formiamo’ attraverso dei modelli poi elaboriamo e personalizziamo. Non ci sarebbe stato Jung se prima non ci fosse stato Freud, ecc. ecc.
Comunque sono d’accordo con te sul fatto che oggi c’è troppa ‘confusione’ intorno al discorso astrologico e poi…scambiare l’astrologia per una religione…questo, a mio parere, è proprio il massimo!!!! Ma questa sorta di ambivalenza riguarda, purtroppo,anche tutta una serie di discipline e non escluse quelle scientifiche. Se vuoi la stessa meditazione, viene presentata in miriadi di modi e tecniche e…. chi ci capisce è bravo!.
A mio avviso ciò che molto spesso non è chiaro è che si SCAMBIA IL MEZZO PER IL FINE. Cioè diventa una ‘religione’ con tanto di dogma ciò che invece dovrebbe essere solo ‘un mezzo’ o, per meglio dire, ‘uno strumento’. Credo sia proprio qui l’errore caro Arcangelo. Le religioni ufficiali stesse dovrebbero essere nient’altro che ‘mezzi’ per facilitare il ‘ri - collegamento’ .
Ricollegamento a che cosa? Intanto il termine ri - collegamento sottende a ‘qualcosa’ che si è ‘staccato’ da un ‘centro’ originario, da un ‘fonte’ originaria. Ricollegarsi alla fonte di noi stessi cioè alla divinità insita e presente in ognuno di noi è come intraprendere un ‘viaggio’. Un viaggio che ti ri-porta ogni volta al punto di partenza proprio come nell’espressione simbolica zodiacale dove il cerchio, in verità, è un movimento a spirale che ‘com - prende’ sempre più ‘presa di coscienza’. E’ interessante notare come la traduzione francese del termine conoscere si scriva ‘connaitre’ ossia ‘nascere con..’. Essere coscienti della presenza di questa ‘scintilla’ che possiede tutte le caratteristiche ‘divine’, che ti fa sentire e sperimentare di essere parte di un tutto e quindi ‘partecipe’ e ‘utile’ ad una realtà altra più vasta non visibile, secondo la mia esperienza, non è un percorso facile. Il tutto comunque parte da una ‘voglia’ di capire il senso della vita e il perché dell’Uomo e dell’Universo. Una goccia d’oceano non contiene forse tutte le caratteristiche dell’oceano stesso? Ma la consapevolezza non si acquisisce in esclusiva come base teorica, ma, come detto più sopra, è esperienza di vita anche se, a volte, quest’esperienza per taluni/e non si accompagna sempre ad azioni o imprese più o meno eroiche, ma a passaggi della coscienza. Socrate affermava che ‘l’unico viaggio che valeva la pena compiere era quello dentro se’ stesso’. Ora, per quanto mi riguarda, l’astropsicologia è stato lo ‘strumento’ che mi ha permesso più di altri di avvicinarmi a me stessa e ai ‘significati’ della vita. Ma, per come sono fatta, è anche la disciplina meno chiusa e quindi più aperta a significati altri se non altro perché percorre la via evolutiva ‘con’ l’Uomo stesso. Essa è come un tempio a cielo aperto senza mura e senza tetto…proprio come l’evoluzione stessa. E’ chiaro che non tutti/e possono essere adatti/e o, per meglio dire, ‘ricettivi’/e ad una particolare disciplina…ognuno segue la sua secondo la sua indole, secondo le proprie inclinazioni e anche secondo i risultati ottenuti dopo le varie….applicazioni. Ciò che non condivido è la ‘distruttività’, l’accanimento su tutto ciò che non rientra nel proprio modo di pensare.
Il ‘dubbio’ è giusto, sacrosanto e vitale quando aiuta l’uomo a percorrere altre strade e quindi a perseguire lo scopo costruttivo - evolutivo; il ‘dubbio’ che genera ‘non scelta’ e solo distruttività collabora con l’ambivalenza al caos delle cose.

Un caro saluto.




Nazzarena
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 - inserita il 11/07/2008 19:30:12

- C'è una parte di me che intuisce le grandi potenzialità dell'astrologia-umanistica se venisse approcciata dal maggior numero di persone possibile (tutti è decisamente utopico). C'è un'altra parte di me, però, che intuisce che l'astrologia non solo non è nata per essere svenduta da tv e giornali ma neanche per arrivare a molti. Forse è una via del tutto personale, misteriosa, trasmissibile solo a pochi.
"Provare" l'una e l'altra intuizione, tuttavia, è molto stimolante.
Simona


"Se ho visto più lontano, è perchè stavo sulle spalle di giganti" - Isaac Newton


Simona
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 - inserita il 15/07/2008 01:03:07

- Credo che questo trafiletto di Fulvio Mocco interpreti ottimamente i miei dubbi:

"Aldilà delle tracce codificate che è necessario lasciare per esigenze manualistiche, ci si trova, nell'interpretazione pratica, di fronte ad un ostacolo quasi insormontabile: il fatto che in fondo le persone che hanno quel determinato aspetto NON SONO COSI'. E' evidente come una persona con un quadrato Marte-Urano non sia violenta, una con un'opposizione Sole-Nettuno non viva necessariamente sulle nuvole, una con un quadrato calante Luna-Marte non sia un isterico, e così via.
Dunque gli aspetti di per sè non significano nulla; il discorso è stantio, bisogna inserire gli elementi in un tutt'uno, dinamico, cangiante, irripetibile: questo fa dell'astrologia un'arte e non una scienza.
L'esempio del quadrato è per me il più lampante. Aspetto duro, il più poliedrico e affascinante, aspetto di energia liberata o retratta, ma capace di mutamento, grazie ad uno sforzo inevitabile. Come stabilire a priori quali quadrati sono buoni o cattivi? D'altra parte come stabilire cos'è buono e cattivo in generale, per un individuo, per la sua vita presente e futura?
Ci sono persone che paiono così rinserrate nel loro gretto universo privato.....
Pare quasi che solo il dolore possa toccarle. Altre, chiuse in un guscio di apatia e abitudine, sembrano pungolate solo da un forte stimolo piacevole.
Il quadrato crescente, con la sua decisione presa per il meglio o per il peggio, muove le situazioni. Chi ha paura dei cambiamenti sentirà come dolorosi certi passi inevitabili (il dolore è comunque necessario, se non lo provassimo non sapremmo mai che ci stiamo scottando, che c'è un chiodo nella scarpa, che un osso si è incrinato).
Personalmente ho solo quadrati crescenti, sono dunque stabilito nelle premesse un estroverso, spontaneo, teso a cambiare, a scegliere sembre nuove direzioni? Macchè. Avendo il Sole in Capricorno, la Luna in Toro e Saturno in Vergine ci vuol altro per smuovermi, Dei quadrati calanti sarebbero stati certo meno irritanti, ma non mi sarei più mosso per nulla. Ecco che si spiega perchè su un certo tipo di struttura di base dover fare una scelta è più traumatico che su un'altra.
Un astrologo che conosco è un entusiasta che si getta nelle cose, ma è spesso frenato da scrupoli: ha la Luna in quadratura al Sole in fase calante. Se avesse un quadrato crescente o un trigono si porrebbe meno problemi, ma noi rischieremmo di avere un mago che toglie fatture in più.
Nella vita quotidiana e sugli individui normali (gli antichi praticavano l'astrologia soprattutto sui "personaggi") le segnature angolari o di altro tipo si stemperano in un amorfo limbo da cui l'individuo può venir ritagliato solo dall'abilità di leggere e penetrare una persona. Questo lavoro spetta a noi stessi, nessuno può toglierci le castagne dal fuoco, ma spesso non vogliamo sollevare il velo di Iside, che è poi una delle ragioni essenziali per cui non sappiamo prevedere, volendo scorgere solo la parte chiara e rigettando l'ombra."

Ecco una buona parte di ciò che volevo esprimere, naturalmente Fulvio mi ha dato una mano, con le sue parole vestite mi sento un pò meno "Nudo" nell'esprimermi. Tuttavia correrò il rischio di non essere capito, anche se voi siete state ottimamente in ascolto, e domani continuo qui con voi, come dicono "in questa piazza, con questo entusiasmo".
Notte a tutti



arcangelo
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 - inserita il 15/07/2008 09:22:10

- Caro Arcangelo,
e invece ti capisco...eccome!! Non c'è bisogno di convincimento in ciò che scrivi, perchè la penso esattamente come te. Stiamo parlando la stessa lingua, pur partendo da punti di vista diversi. Ciò che scrivi è l'ideale astrologico a cui aspirano tutti quelli che considerano l'astrologia un'arte, o comunque uno strumento di crescita, ma nessuno nasce 'imparato' (si dice dalle mie parti) pur avendo talento. Anche i 'grandi' del mondo astrologico (sicuramente Rudhyar stesso) hanno fatto i loro piccoli - grandi errori in questo campo, ma con lo studio, l'esperienza, la costanza, la tenacia e non da ultima l'applicazione della teoria a se stessi - autoconoscenza - sono arrivati a speculazioni eccellenti e originali. In questo Forum non troverai i termini 'negativo', 'positivo' ma, eventualmente, energie compatibili e altre meno. L'astrologia 'fassiana' mi ha subito 'rapita' perchè, più di altre, si avvicina ai concetti da te citati. Oggi in Italia credo sia l'unica ad impostare un tipo di astrologia 'centrata' sulla persona...almeno per quanto mi riguarda, sia come sua ex allieva ed ora come docente della Eridanoschool, cerco di percorrere le linee guida del rispetto e del linguaggio appropriato, ma anche di 'sfatare' l'idea di un 'destino' pre-costituito.
Non so se tu hai frequentato i corsi di Lidia Fassio o comunque partecipato ai corsi dei suoi docenti. Un conto è 'leggere' e un conto è 'partecipare'.

Buona giornata!




Nazzarena
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 - inserita il 15/07/2008 10:06:27

- Caro Arcangelo,

ho concluso il post precedente dimenticandomi di farti alcune domande:

- Come vorresti fosse 'letta' l'opposizione che c'è nel tuo tema tra la 6^ e la 12^ casa e/o settore?

- Come vorresti fosse 'letta' la congiunzione Sole / Marte in 6^Gemelli opposta alla congiunzione Urano/Giove in 12^ Sagittario?

Bè, permettimi di comprenderti meglio, perchè da ciò che scrivi, in parte si percepisce una forte attrazione e anche una 'importante'preparazione 'astrologica', dall'altra un altrettanto forte sentore, per così dire.....'illuminista'.
Mi piacerebbe veramente conoscere la tua 'modalità' interpretativa.

Di nuovo buona giornata!


Nazzarena x Arcangelo
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 - inserita il 15/07/2008 21:57:36

- Eccomi qui: colgo al volo l'occasione per risponderti, dato che più tardi forse non sarò in casa.
Per me il simbolo è la via maestra per comprendere l'astrologia: tuttavia il simbolo che è stato scritto per motivi di praticità e per lo stesso limite della trasmissione scritta, può essere stato separato, snaturato oppure privato di alcuni lati base: inafferrabile per definizione, richiede una propria interpretazione che dovrà ripercorrere ciò che viene scritto su diversi libri.
Allo stesso modo bisogna trovare una via pratica e uno sbocco a questo simbolo, che altrimenti rischia di divenire una manualistica rappresentazione, priva di ogni attualità e contatto con la persona, come ancora oggi succede con qualche tipo di psicologia tiene astrattamente in analisi pazienti che si sono guadagnati tale termine.
Credo nell'astrologia intuitiva, di trasmissione, nelle comunicazioni sottili, e per tutto ciò che "non viene letto dagli occhi"; per alcuni aspetti la chiave di volta è la ricezione, non il reiterare spiegazioni dai libri.
Anche perchè come dice Mocco, ogni aspetto è diverso, e la presunzione sarebbe l'atteggiamento che deriverebbe dopo aver constatato in pratica di non sapere dove iniziare a parlare del tema, aggrappandosi a delle linee fisse e pluriconosciute, di difficile utilità a chiunque.
A volte mi incarto con le parole, mentre sarebbe molto più facile trovarsi di persona: cmq finchè non succederà argomenterò e mi allenerò qui, tralaltro mezzo elettivo per i gemellini.

Come interpreto: sai, non è sempre facile, perchè per certi temi è immediato, per altri ci vuole tempo..certo è che come sai è importante andare a fondo nel significato di case, segni e aspetti, poichè mai si verifica solamente ciò che viene scritto sui libri. come dice quel trafiletto, nelle persone normali gli aspetti angolari si sperdono in un limbo dove sta poi noi andare a sciogliere la matassa o far riconoscere alla persona lati di sè.
Questa è forse la strada maestra dell'astrologia, aiutare ad aiutarsi; conoscere per riconoscersi; e soprattutto far imparare a sentirsi, e questa è una cosa che è solo trasmissibile di persona, poichè non si può regalare o mostrare qualcosa che non si ha.
Ma forse la cosa più importante è far travalicare quel mondo incantato a dovere nel quale girano sempre gli stessi simboli, e far accedere la persona alle proprie chiavi, poichè essa stessa possa trovare risposte di vita che possono venire soltanto con la propria esperienza, a prescindere da santoni, guru, donatori di risposte a pagamento o qualsiasi impegno che si prende.
Attraverso il colloquio certo, e qualsiasi segno non verbale che possa influire a creare una celletta nella nostra percezione, nel modo che venga etichettata come "messaggio" da leggere.
Ma tuttavia non è ancora questo.
So che continueremo il discorso, tralaltro non è escluso che faccia un salto ad ancona, sfruttando così la possibilità di fare un giro di saluti anche con altri appassionati di astrologia.

Per la mia doppia opposizione, ho trovato varie e incomplete per adesso chiavi di lettura, anzi si può dire che sono stato spinto anche alla critica costruttiva dell'astrologia da questa impronta di destabilizzazione che ricevevo ogni volta che guardavo questi mattoncini lego sole 6a, marte eccetera che crollavano amaramente e anche senza motivo quando leggevo certi testi deterministi, quasi a compiere una flagellazione e un imperioso "pentitevi!" come i perentori motti del pieno medioevo quando era in voga la maniacale purificazione (ma allora c'era la peste e un motivo).
Ora mi fa abbastanza sorridere, anche se penso che il lupus in fabula sia ancora da sviscerare completamente, poichè il percorso astrologico è sempre in divenire; e nonostante le ricerche fatte, ci sono sempre intuizioni interessanti.
L'importante è poter dare un senso compiuto a cosa si riesce a catalogare o a metodizzare; da qui all'infinito mondo delle variabili, dell'ignoto e delle combinazioni soprannaturali ma che in realtà, naturali lo sono pienamente: serve solamente che l'uomo capisca. E per fare questo deve necessariamente lasciare andare iniziando un percorso di deprogrammazione, come la chiama Osho, per riconoscere le interferenze e poter compiere un proprio cammino, di ricerca o di semplice benessere (cose che possono benissimo coesistere).
Per cui avallo anche la teoria che l'astrologia, non essendo scienza, non abbia per niente una categoria ad incastro: tuttavia prima bisogna riconoscere quali siano i punti fermi.
Ma anche in questo, una volta partiti, niente sarà stabilito in partenza perchè il simbolo parla, non viene solamente codificato e messo in rete: non è un atto di affermazione, al contrario.
Per cui tornando alla mia doppia opposizione, ciò che conta è sia il contesto, sia le energie, sia i simboli, sia il significato dinamico delle case, sia i quadranti, sia il tema natale insieme.
Ma tale situazione non basterà. E allora qui dovrà intervenire la sensibilità e la ricezione, e la capacità di lavorare su di sè di chi si dirige in questo senso. Nessun tema è fisso.
E qui ora ti metterai le mani nei capelli per avermi fatto parlare così tanto


arcangelo
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 - inserita il 15/07/2008 22:14:08

- Sono d'accordo, di certo l'astrologia è uno strumento potentissimo e dovrebbe essere per tutti: abbinata come conoscenza di sè assieme a vari percorsi. io lo studio del simbolo lo metterei alle elementari: l'uomo come genere deve saper leggere il mondo che lo circonda, perchè altrimenti rimarrà sempre un analfabeta, e come diceva Don Milani priore di Barbiana: i veri poveri sono gli analfabeti, non chi non ha pane: i primi potranno essere messi nel sacco da chiunque, i secondi se aiutati possono avere un futuro, istruirsi ecc..ma la vera scuola è quella della vita, e per adesso nessuna scuola dà preparazione a questo. Le professionali servono solamente a imparare ad essere efficienti. Ma questo per un rendiconto più necessario alla società che neanche alla persona, che di sicuro beneficierà della sua competenza, ma si sentirà privata del suo anelito spirituale.
E oggi ogni piccola interferenza simbolica non si riesce a interpretarla, le pubblicità e i segnali mediatici fanno sfracelli. Come fanno le persone che non riescono a difendersi a ricreare un proprio mondo? In che modo riescono ad evadere da questa schiacciante logica?
E quando saranno abbastanza radicate e stabili da avere la sopravvivenza, cosa le assicurerà nell'avere pulita l'altra parte, la loro sopravvivenza interiore?
La scuola vera è sperimentare e interpretare ciò che ci circonda; cosa che oggi si tenta in tutti i modi di sopprimere sul nascere.
Non ultima la chiesa; così a titolo informativo ho letto da poco "i nuovi preti" di Mario Pancera, e sono rimasto commosso dalle loro figure, e altrettanto allibito dalle riprovevoli resistenze quasi inquisitorie delle figure ecclesiastiche.
Questa non è una polemica, ma semplicemente storia; e non è un far critica, poichè non è solo la chiesa che per certi versi è stata tacciata di essere oscurantista; e non è la fede o la religione che in toto sono deplorevoli: l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa; solo che alcune figure tendono a sopprimere la scelta.
Questa una piccola parentesi poichè quando si toccano certi discorsi va sempre elaborato un testo abbastanza chiaro per evitare doppi sensi o prese di posizioni.
Forse questo testo non serverà a niente, ma se mi avete chiesto qualche parere..e io che non volevo parlare (troppo).



arcangelo x simona
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 - inserita il 16/07/2008 23:48:46

- Caro Arcangelo,
è vero che un forum senza chiacchiere non sarebbe un forum...ma in questo caso mi sembra alquanto difficile arrivare al nocciolo della questione.Cioè, per essere chiara e diretta come vuole il mio ascendente ariete ti chiedo: vuoi continuare a 'metterti in gioco' accettando pure 'qualcosa che non è proprio come vuoi tu' oppure semplicemente teorizziamo la perfezione di ciò che dovrebbe essere senza 'praticare' alcun che?
Mi spiego meglio: vogliamo continuare a sviscerare il tuo tema natale....magari con originalità e provare (da parte tua) a dare conferme o meno? Ho l'impressione che ci sia un 'tasto' dolente che non vuoi 'toccare',che vuoi evitare e sfuggire, che vuoi continuamente rimandare...Mi dispiace se qualcosa in precedenza può averti ferito, ma credimi, nessuno eventualmente lo ha fatto con intenzionalità. Forse è solo una mia sensazione e quindi del tutto irrazionale...ma sentivo di dovertelo dire.

Ora mi permetto una domanda:
Nel tuo tema si nota la carenza dell'elemento acqua, hai un Sole in VI^ gemelli: secondo la tua esperienza c'è un nesso con la somatizzazione?

Anche così si può 'verificare' e magari anche imparare qualcosa che non pervenga da testi e/o risposte preconfezionate non credi?

Che la notte 'ci' porti consiglio..


Nazzarena x Arcangelo
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 - inserita il 17/07/2008 01:26:38

- Cara Nazzarena, grazie per l'informazione, farò prima di dormire un pò di mente locale nel vedere se ho tralasciato qualcosa (probabile) e in che modo possa essere un mio rimandare; notte e a presto



arcangelo
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